Moretuzzo: «Distribuzione arbitraria di fondi. La Giunta “premia” Hydrogea per la “vicinanza” politica?»
Affondo del capogruppo di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo che denuncia una presunta distribuzione arbitraria dei fondi per finanziare il Servizio idrico integrato. In sostanza il dubbio è che la società pordenonese di proprietà del comune di Pordenone faccia acqua da tutte le parti e non solo dai rubinetti. Il sospetto di Morettuzzo è che la Giunta regionale “premi” Hydrogea per la “vicinanza” politica». «La distribuzione arbitraria dei fondi, si legge in una nota di Patto, fatta dalla Giunta regionale rispetto agli investimenti nel Servizio idrico integrato esclude larga parte del territorio regionale e impone dall’alto scelte che non sono per nulla condivisibili».Moretuzzo con una interrogazione all’Assessore Scoccimarro, ha portato la questione oggi (22 novembre, ndr) in aula. «Stupisce, in particolare, il fatto che la maggior parte di questi fondi venga assegnata ad Hydrogea, società che per quasi il 97% è di proprietà del Comune di Pordenone e che si trova in una situazione di grande difficoltà, anche in considerazione del fatto che a oggi non ha ancora approvato il bilancio 2022. Perché l’Assessore Scoccimarro ha deciso di stanziare gran parte dei fondi a favore di Hydrogea – chiede Moretuzzo –? Ha verificato se questa società è in grado di utilizzare queste risorse o se invece la situazione aziendale rischia di non permettere la realizzazione delle opere? Non vorremmo che la principale ragione di questa scelta dell’Assessore fosse la volontà di coprire le responsabilità politiche del Sindaco di Pordenone rispetto alla condizione problematica di Hydrogea oppure di far sì che il Comune di Pordenone, in vista di un processo di fusione con altre società che potrebbe essere inevitabile, possa portarsi in dote un portafoglio di lavori già finanziati. Le scelte strategiche sul finanziamento degli investimenti del Servizio idrico integrato devono essere assunte con il coinvolgimento reale dei sindaci e riconoscendo il ruolo fondamentale dell’Ausir e delle assemblee d’ambito, non in base alla vicinanza politica dei sindaci con la Giunta regionale».