Musica, presentato il 33° Festival Internazionale di Musica Sacra
Con un cartellone che spazia dal canto Gregoriano e dal Medioevo di Hildegard von Bingen, dal Rinascimento corale e dal Barocco orchestrale fino alle composizioni dei nostri giorni, e con 11 concerti a Pordenone, 6 eventi musicali a Udine, Codroipo, San Vito al Tagliamento, Sacile e Maniago, 3 mostre originali e 3 conferenze dedicate ad altrettante produzioni in programma, taglia il traguardo della sua 33^ edizione il Festival Internazionale di Musica Sacra, di scena dal 20 ottobre al 14 dicembre 2024, per la direzione artistica dei maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, promosso da Presenza e Cultura con il Centro Iniziative Culturali Pordenone, in sinergia con il Ministero della Cultura, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e il Comune di Pordenone, con il sostegno di Fondazione Friuli e BCC Pordenonese e Monsile.
Nell’ambito del più ampio progetto triennale 2023-25 “Caritas et Amor. Incontri di culture religiose” il Festival propone quest’anno un’elaborazione intorno al tema della Caritas, denominatore comune alle scelte in programma, caratterizzate da alcune commissioni a giovani autori: «tre nuove composizioni per orchestra, coro e pianoforte – anticipano i Direttori artistici Franco Calabretto e Eddi De Nadai – quale contributo al rinnovamento del repertorio sacro e spirituale con il linguaggio musicali dei giorni nostri, e allo stesso tempo per riconoscere il valore di giovani che si sono formati nei Conservatori della nostra regione e stanno proseguendo la loro specializzazione in sedi prestigiose in Italia e all’estero». Ulteriore caratteristica di questa edizione sarà la sua vocazione divulgativa attraverso una serie di lezioni-concerto rivolte agli studenti del liceo Le Filandiere di San Vito al Tagliamento e all’Università della Terza Età di Sacile, San Vito, Pordenone e Maniago, attraverso quattro appuntamenti del progetto Pianoforte Sacro in chiusura di cartellone, protagonista la pianista macedone Teodora Kapinkovska, vincitrice di importanti concorsi internazionali. Gli appuntamenti propongono splendide pagine delle trascrizioni di Bach – quelle di Liszt in particolare – con nuove composizioni commissionate a Fabio Cuccu, e sono in programma giovedì 12 dicembre alle 17 all’Ute di Sacile (Palazzo Ragazzoni), venerdì 13 alle 15.30 all’Ute di Pordenone (Auditorium Casa dello Studente), sabato 14 dicembre il mattino alle 11 nel liceo Le Filandiere di San Vito al Tagliamento, il pomeriggio alle 17 per l’Ute di Maniago (Teatro Miotto di Spilimbergo).
«La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – dichiara il Vicepresidente e Assessore regionale alla cultura e allo sport Mario Anzil – sostiene con convinzione iniziative come questa, che non solo arricchiscono il nostro patrimonio culturale, ma contribuiscono anche a costruire ponti tra diverse espressioni artistiche e spirituali: la musica sacra, infatti, supera le barriere linguistiche e religiose, avvicinando le persone e favorendo l’incontro tra culture differenti. Gli undici concerti a Pordenone, gli eventi musicali che toccheranno varie località del nostro territorio, le mostre e le conferenze tematiche sono testimonianza di una volontà concreta di fare della cultura uno strumento di crescita e dialogo. Un ringraziamento va ai direttori artistici Franco Calabretto ed Eddi De Nadai, ai collaboratori, partner e istituzioni, a tutti gli artisti coinvolti che renderanno possibile anche questa nuova edizione, auspicando che il Festival Internazionale di Musica Sacra possa continuare a crescere e a rappresentare un faro di cultura e spiritualità per l’intera comunità».
Nel contesto di «un cartellone fra musica e divulgazione – spiega monsignor Orioldo Marson, direttore della Casa dello Studente e presidente di PEC, Presenza e Cultura – siamo particolarmente lieti di avviare una nuova collaborazione che ci permette di portare i concerti in una sede inedita, il Museo diocesano di Pordenone, con una proposta pensata specificatamente per questo luogo di incontro tra arte e musica che insieme risuoneranno». E come sempre il progetto triennale del Festival trova una poliedrica declinazione anche nell’arte visiva, con tre mostre legate al tema della caritas intesa come amor: «dall’amore verso l’uomo e l’umano di Amor Hominis. Uomo in mare di Stefano Orsetti allestita al Centro culturale Aldo Moro di Cordenons, all’Amor Naturae. La montagna con opere di Mario Micossi allestita nella Chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento – spiega Maria Francesca Vassallo presidente CICP, Centro Iniziative Culturali Pordenone – Completa questa esplorazione l’esposizione sul tema Amor Dei che inaugura il 23 novembre e sarà allestita nell’Abbazia Santa Maria in Silvis».
Dopo la prima conferenza di approfondimento dedicata proprio all’evento inaugurale, il festival si aprirà domenica 20 ottobre alle 20.45 nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone con Transitus. Il cielo di Francesco, Sacra Rappresentazione per baritono, voci maschili, archi e armonium, opera composta da Cristian Carrara, uno dei più noti e apprezzati compositori contemporanei nel panorama nazionale. La produzione, nata da una commissione di Ravenna Festival, approda a Pordenone come seconda tappa italiana, in collaborazione con il Festival Pergolesi Spontini. In scena il baritono Clemente Antonio Daliotti, il Quartetto dei Filarmonici Friulani, il Quartetto Vocale del Coro del Fvg e Cristiano Dell’Oste armonium e concertazione. Il concerto inaugura anche uno dei temi portanti dell’intero progetto artistico del festival: il fil rouge dedicato a Francesco d’Assisi, «già anticipato nella edizione precedente – spiegano ancora Franco Calabretto e Eddi De Nadai – che trova in questa una attenzione che prosegue con la Leggenda di Liszt e passa attraverso la riscoperta di un film muto del 1918 dedicato alla vita del Santo con accompagnamento di organo, e altre citazioni francescane tra i repertori medievali proposti in altri due concerti vocali, e letture che intercalano un concerto di canto gregoriano».
Nel segno di San Francesco e del centenario francescano, che si celebra fino al 2026, si configura anche l’appuntamento atteso con Frate Sole, proiezione del film muto di Ugo Falena e Mario Corsi del 1918 sulla vita del “Poverello” di Assisi in programma giovedì 24 ottobre alle 20.45 a Codroipo nel Duomo di S. Maria Maggiore in collaborazione con il Festival Organistico Udinese. Tra gli appuntamenti nel territorio regionale, anche quello di sabato 26 alle 20.45 nella Chiesa di S. Maria e S. Giuseppe di Rauscedo, in Dixit Dominus con l’Accademia d’Archi Arrigoni e il Coro Kairos Vox diretti da Filippo Maria Bressan con organista solista Marco Cortinovis, in un suggestivo accostamento tra la sontuosa scrittura del giovane Händel e il Concerto per organo, archi e timpani di Poulenc.
Domenica 3 novembre alle 15.30 si torna in Duomo a Pordenone con il concerto Deus Caritas Est, in cui i Cantori Gregoriani diretti da Fulvio Rampi, voce recitante Paolo Bessegato, proporranno un concerto legato al messaggio centrale di San Paolo, accostato al canto gregoriano, alternati alle letture in tema francescano. L’esecuzione sarà anticipata, lunedì 21 ottobre alle 17.30 nell’Auditorium della Casa dello Studente, dalla lezione-concerto La bellezza del Canto Gregoriano, che vedrà protagonista proprio Fulvio Rampi. Fra le nuove commissioni del festival, quella che sarà presentata all’interno del concerto Komm, Jesu, Komm domenica 10 novembre alle 15.30 in Duomo a Pordenone, con Intende Voci Ensemble e Mirko Guadagnini tenore e maestro concertatore, appuntamento in collaborazione con Festival di Trento e Bolzano e Festival Liderìa di Milano, nella quale saranno proposte diverse sfumature della Caritas nella produzione musicale di epoche diverse tra loro: accanto a tre Mottetti di Bach, ci sarà la nuova scrittura del giovane compositore Sebastiano Burelli ”Ascolta Maria” accostata alla trilogia di Samuel Barber.
Venerdì 15 novembre alle 20.45 sempre a Pordenone, di scena i canti sacri di polifonia nel segno della tradizione: in arrivo il Concordu e Tenore de Orosei, Ensemble tra i migliori interpreti del vasto panorama delle musiche vocali sarde, che abbracciano diverse forme della tradizione. Domenica 17 novembre alle 15.30 in Duomo, un’ulteriore tappa nel progetto triennale che il Coro del Friuli Venezia Giulia in coproduzione con Orchestra da Camera di Pordenone, sta portando avanti verso l’esecuzione integrale delle Cantate di Bach. Bach Oratorio di Natale proporrà quattro Cantate della produzione del genio tedesco, su testi tratti dai Vangeli di Luca e Matteo. Dalla Lituania arriveranno sabato 23 novembre alle 20.45 in Duomo la Klaipeda Chamber Orchestra diretta da Mindaugas Bačkus, direttore e violoncello solista: eseguirà un programma che assembla echi barocchi e risonanze contemporanee con una nuova scrittura, quella commissionata dal Festival al giovane compositore Riccardo Burato. Nel segno della Caritas anche il concerto del 24 novembre, questa volta nel Duomo di Udine alle 20.45, con Ubi Caritas est Vera, in collaborazione con il Festival Organistico Udinese, Giovanni Feltrin all’organo e un programma fortemente “francescano” (musiche di Fasolo, Bossi, VIttadini, Liszt, Demessieux, Guridi). Una collaborazione particolarmente gradita è quella con il Dipartimento di Musica Sacra di Lubiana, che si esprimerà nel concerto in programma venerdì 29 novembre alle 20.45 in Duomo a Pordenone, con l’ensemble dell’Accademia di Musica di Lubiana. Sarà inedita l’esperienza di ascolto della musica accostata all’arte di cui si potrà fruire domenica primo dicembre alle 15.30 con il concerto Carità perfecta a cura dell’Enerbia Ensemble, ospitato per la prima volta nel Museo Diocesano di Pordenone. L’ensemble conta voci, viella e salterio, percussioni, liuto medievale, piva e piffero e arpa bardica e proporrà un’ampia selezione di brani dai repertori devozionali italiani ed europei; sarà anticipato l’11 novembre alle 17.30 alla Casa dello Studente dalla lezione di approfondimento Cum jubilo voci e strumenti devozionali europei tra Duecento e Trecento, a cura di Maddalena Scagnelli. Musica foriera di raccoglimento e riflessione intorno alla vita e all’amore sarà quella eseguita da SolEnsemble venerdì 6 dicembre alle 20.45 in Duomo, dal titolo Caritas abundat in Omnia, con opere di autrici e autori vari dal XII al XX secolo. Chiude il cartellone dei concerti in Duomo, domenica 8 dicembre alle 15.30, una rilettura musicale del testo Ubi Caritas et Amor a cura di giovani compositori sloveni contemporanei con una prima assoluta di Nataša Kocjančič. Protagonista sarà il Coro da Camera della Glasbena Matica di Lubiana, formazione composta da studenti e diplomati della scuola musicale slovena, direttore Sebastjan Vrhovnik.
Info e dettagli: musicapordenone.it