Nuovi spazi, più occupazione e innovazione al centro del progetto di crescita della Friulsider di San Giovanni al Natisone

Friulsider Stabilimento Esterno_ panoramica
Friulsider si conferma una delle realtà industriali più dinamiche del Friuli Venezia Giulia. L’azienda di San Giovanni al Natisone, specializzata in sistemi di fissaggio per l’edilizia, ha imboccato con decisione la strada della crescita: nuovi spazi produttivi, assunzioni in aumento e un ruolo sempre più strategico all’interno del gruppo statunitense Simpson Strong-Tie. Nel 2022, Simpson Strong-Tie ha acquisito Etanco, e di conseguenza Friulsider che ne faceva parte.
Oggi Friulsider dà lavoro a circa 190 dipendenti, contro i 170 del momento dell’acquisizione, e non ha intenzione di fermarsi. “Abbiamo investito molto per crescere e continueremo a farlo – afferma Fabrizio Tofoni, da pochi mesi al timone dell’azienda come amministratore delegato –. Dopo essere diventati il polo europeo del gruppo per la produzione e commercializzazione di tasselli e ancoranti, stiamo ampliando spazi, competenze e prospettive”.

Friulsider
Uno dei tasselli – è il caso di dirlo – principali di questa espansione è l’acquisizione di un nuovo stabilimento adiacente a quello storico, destinato allo spostamento dei reparti confezionamento e assemblaggio, oltre che all’ampliamento del magazzino. “Abbiamo creato circa tremila nuovi posti pallet – spiega Tofoni – e dotato l’impianto di una nuova linea automatizzata, che ha aumentato del 30% la capacità produttiva media degli ancoranti FM 753 Evo, il nuovo fiore all’occhiello dei nostri tasselli”.
Gli investimenti non si sono fermati alla sola produzione. Friulsider ha inaugurato anche uno spazio polifunzionale con showroom, sala multimediale e area hospitality, pensato per accogliere clienti, partner e stakeholder. “È importante mostrare chi siamo e cosa facciamo, e farlo con trasparenza e qualità”, sottolinea Tofoni.
L’azienda, fondata nel 1966, ha saputo trasformarsi da realtà locale attiva nella viteria a player globale dell’edilizia. La svolta è arrivata con l’ingresso nel gruppo americano, che ha scelto Friulsider come testa di ponte per l’espansione in Europa. “Siamo una delle poche realtà in Europa che disegnano, producono e commercializzano internamente i propri sistemi di fissaggio. Il nostro know-how è stato riconosciuto e valorizzato, e oggi distribuiamo in tutta Europa attraverso la rete commerciale del gruppo”, aggiunge Tofoni.
Con un fatturato annuo di circa 60 milioni di euro, Friulsider è ormai un hub europeo per Simpson, che a livello globale conta su ricavi da 2,2 miliardi di dollari. Il 70% del fatturato resta in Italia, ma l’export è in continua crescita. “Puntiamo ad aumentare la nostra presenza internazionale – prosegue il direttore – e stiamo lavorando anche per produrre per il mercato statunitense, che ha specifiche tecniche diverse ma rappresenta una grande opportunità”.
A trainare questa crescita è anche l’innovazione, elemento centrale nella strategia dell’azienda. Oltre alla nuova linea di confezionamento, Friulsider ha avviato il revamping di macchinari esistenti e l’interconnessione dei sistemi produttivi in ottica “Industria 4.0”. “Stiamo investendo anche su intelligenza artificiale e automazione, che ci aiuteranno a ottimizzare processi, customer service e analisi dei dati”, conferma Tofoni.
Sul fronte delle risorse umane, Friulsider si distingue per la capacità di attrarre nuovi talenti, pur in un contesto di difficoltà generalizzate legate al calo demografico e alla carenza di manodopera giovane. “Abbiamo offerto concrete opportunità di crescita interna, anche a livello internazionale: molti ruoli europei oggi vengono ricoperti da persone che continuano a lavorare qui, a San Giovanni. Questo aumenta la nostra attrattività sul mercato del lavoro”, sottolinea con orgoglio Tofoni.
A rafforzare ulteriormente la posizione dell’azienda è la forte attenzione alla qualità e alla certificazione dei prodotti, indispensabili in un settore come quello delle costruzioni, in particolare in un Paese a rischio sismico come l’Italia. “Le certificazioni sono un valore aggiunto strategico – conclude Tofoni –. I nostri tasselli rispondono a standard elevatissimi, ed è anche grazie a questo che riusciamo a contrastare la concorrenza dei prodotti low cost provenienti dall’Estremo Oriente”.
Tra solidità industriale, crescita occupazionale e spirito innovativo, Friulsider si conferma un esempio virtuoso di impresa italiana capace di competere – e vincere – sui mercati globali.