Vite di scarto: Focus ieri sera al centro Balducci sul “Decreto Cutro”

Migranti: Focus sul decreto Cutro al Balducci

Si è svolto ieri sera a Zugliano (Ud) presso il Centro Balducci il previsto  incontro pubblico con al centro il Decreto “Cutro”- Legge 50/23 e nuovo Patto UE su immigrazione e asilo.  Da poche settimane infatti il Parlamento ha convertito nella Legge 50/23 il cosiddetto Decreto Cutro, emanato a seguito del tragico naufragio di persone migranti avvenuto in Calabria lo scorso febbraio. Nel particolare sono stati analizzate dai relatori, Caterina Bove, avvocata, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) Trieste, Gian Andrea Ronchi, avvocato, coordinatore Osservatorio legale immigrazione CGIL nazionale, Filippo Miraglia, ARCI, coordinatore Tavolo nazionale Asilo e Immigrazione, la serie di misure definite vessatorie che peggiorano di gran lunga le condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo nel nostro Paese, ne limitano i diritti e le tutele giuridiche, prevedendo il largo utilizzo della detenzione dei richiedenti asilo negli hotspot e nei CPR, estendendo così le sacche di irregolarità e marginalità sociale. Al centro delle analisi anche il fatto che  il Consiglio d’Europa ha proposto di adottare alcuni provvedimenti che tendono a smantellare il principio cardine del diritto d’asilo, quello del non respingimento, puntando ad una sempre più accentuata esternalizzazione delle frontiere, per impedire a migranti e richiedenti asilo l’ingresso nell’Unione ed introducendo procedure sempre più sommarie di esame alla frontiera delle domande di asilo. Si delinea, a livello nazionale ed europeo, è stato evidenziato,  un quadro di estrema gravità che “ci interpella come cittadine e cittadini, operatori dei servizi sociali, attivisti, volontari di realtà associative, avvocati, rappresentanti sindacali, a vario titolo impegnati/impegnate sul terreno dell’accoglienza, della solidarietà e della difesa dei diritti delle persone. Riteniamo importante riflettere insieme, conclude la nota, su questioni così urgenti e decisive, prospettando anche possibili risposte alle politiche regressive che si stanno affermando”.