A Pordenone il festival “La Scena delle donne”. “The Women Theatre Revolution”, la comicità al femminile rende omaggio a Monica Vitti
Una rivoluzione dal palcoscenico fatta da donne, in particolare da comiche, è l’obiettivo della sessione autunnale del festival “La Scena delle donne” a Pordenone dal 27 ottobre al 30 novembre per la direzione artistica di Bruna Braidotti. Sottotitolata “The Women Theatre Revolution”, l’iniziativa, alla sua diciannovesima edizione, è promossa dalla Compagnia di Arti&Mestieri e realizzata con il contributo del MiC, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Friuli, il Comune di Pordenone, il centro antiviolenza Voce Donna Onlus Pordenone e il sostegno dell’Associazione L’Istrice. «C’è bisogno di un mutamento epocale, che veda protagoniste le donne e la loro differenza culturale e di sguardo sul mondo – dichiara Bruna Braidotti – La violenza è insita nella cultura patriarcale, che un secolo di lotte femministe, di conquiste, di parità raggiunte in tutti i campi non hanno ancora cancellato. È necessario continuare a diffondere sempre di più il pensiero e il punto di vista femminile, anche in modo ironico. Il riso, come diceva Monica Vitti, a cui vogliamo dedicare questa sessione della Scena delle donne, è una necessità salutare, crea la complicità fra la comunità che partecipa ad un evento comico, e ci rende più disponibili a condividere temi anche drammatici».
Il programma della sessione autunnale de “La Scena delle donne” si compone di sei spettacoli di teatro comedy, quattro Happy hour, un incontro sulla figura del caregiver, e uno sulla violenza contro le donne dal punto di vista maschile. Saliranno sul palcoscenico del Teatro Capitol, ogni sera alle 20.45 con i loro spettacoli: Chiara Becchimanzi, Laura Formenti, Gianna Coletti, Claudia Penoni, gli attori di Taverna est per la regia di Sara Sole Notarbartolo, e la Compagnia di Arti&Mestieri con la nuova produzione per la regia di Bruna Braidotti.
Così, l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Pordenone Guglielmina Cucci, intervenuta alla conferenza stampa: «Al di là del fatto che la Compagnia di Arti&Mestieri lavori da anni su questi temi, quest’anno ha davvero centrato l’obiettivo di individuare nel genere comico un elemento che ovviamente rende ancora più attrattivo il cartellone di appuntamenti proprio perché coinvolge la città nel giudizio, anche con questi incontri organizzati e pensati nei luoghi della socialità e della convivialità cittadina, i quali possono fare da traino al coinvolgimento del genere maschile».
Venerdì 27 ottobre va in scena uno “spettacolo-terapia” che offre uno sguardo piccante ed esilarante sui cliché di genere, “Principesse e sfumature” scritto, diretto e interpretato da Chiara Becchimanzi; tra i vincitori del Roma Fringe Festival 2016, premiato dalla Giuria Giovani a “La Giovane Scena delle donne” e inserito tra le “100 storie di creatività nel Lazio 2018” a cura di Lazio Creativo.
La stand up comedian Laura Formenti, finalista di Italia’s Got Talent e virale sul web con il video “Se fossi un uomo…”, nonché volto fisso della stand up comedy di Comedy Central va in scena giovedì 2 novembre con “Tranquilli, poi vi spiego”, uno spettacolo che parla di bugie: per vendere, per rimorchiare e per non sfigurare.
Giovedì 9 novembre è la volta di Gianna Coletti, diretta da Gabriele Scotti, in scena con “Mamma a carico – mia figlia ha novant’anni”, una storia autobiografica ma universale che suscita empatia attraverso il riso, e affronta il tabù della vecchiaia coinvolgendo spettatori di ogni età.
Claudia Penoni, volto del programma TV “Zelig” dal 2007 al 2012, giovedì 16 novembre porta sul palco giovedì 16 novembre un piccolo trattato umoristico da camera, tuffandosi con ironia nella guerra dei sessi in “Donne nella mia vita”.
Giovedì 23 novembre va in scena “Caipirinha, Caipirinha!” scritto e diretto da Sara Sole Notarbartolo, con Marco Palumbo, Giovanni Granatina e Fabio Rossi. Ambientata all’interno di un bar, la pièce racconta un tradimento, per amore e indicibile, di qualcuno che si ama.
E poi, giovedì 30 novembre, Bruna Braidotti presenta in debutto nazionale a Pordenone “Da uomo a uomo”, una conversazione/provocazione sulla violenza maschile contro le donne. Francesco Cevaro e Paolo Mutti indagheranno la cultura patriarcale che sta alla base della disparità di genere, attraverso riflessioni sulla cultura degli uomini, e in particolare sugli atteggiamenti e il linguaggio che contengono già le tracce della sopraffazione: un excursus a tratti ironico sull’educazione del maschio nella nostra società, in cui ancora alcuni stereotipi di comportamento e di costume sono radicati e difficili non solo da cambiare ma anche da mettere in discussione.
Oltre agli spettacoli, ci saranno gli Happy Hour Comedy al femminile: quattro incontri che rendono omaggio a Monica Vitti, con aperitivo tutti i martedì alle 18.00 in alcuni luoghi della socialità di Pordenone: le letture sono a cura del gruppo Reading della Compagnia di Arti&Mestieri, composto da Bianca Manzari, Monica Gizzi, Flavia Berti e Tania Recca; appuntamento dunque in Caffetteria d’arte (Viale Marconi 40) il 24 ottobre; alla Cucina33 (Via XXX aprile 4) il 31 ottobre; al Caffè Letterario (Piazza della Motta 2) il 7 novembre; e al Caffè Municipio (Corso Vittorio Emanuele II 58) il 14 novembre. Giovedì 9 novembre, accanto allo spettacolo in scena al Capitol “Mamma a carico – mia figlia ha novant’anni”, non mancherà l’occasione di parlare dei caregivers con la Prof.ssa Erika Borella, direttrice del Master di II livello in Psicologia dell’Invecchiamento e della longevità, presso il Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università degli Studi di Padova, nell’incontro dal titolo “Ri-conoscere la persona con demenza” presso la Saletta Incontri dell’Ex Convento San Francesco (ore 18.00). Un incontro sulla violenza contro le donne sarà invece ospitato presso lo stesso luogo mercoledì 29 novembre, in occasione del debutto dello spettacolo “Da uomo a uomo”: presenzierà il Dott. Calogero Anzallo, medico psichiatra e socio fondatore dell’Associazione Interpares, per parlare del tema della violenza contro le donne attraverso un’ottica maschile, e in particolare il punto di vista di un uomo impegnato nella lotta contro i meccanismi e i modelli psicologici e socioculturali che la alimentano.