Agrusti: «L’economia tiene, nostro primo obiettivo resta la formazione»

Il tessuto industriale tiene nonostante la diminuzione generalizzata della crescita e calo transitorio di export e domanda: così il Presidente Michelangelo Agrusti nella tradizionale conferenza stampa che Confindustria Alto Adriatico convoca prima delle ferie estive e alla quale ha partecipato anche il DG, Massimiliano Ciarrocchi. «Non siamo certo in recessione – ha detto – anzi, cresciamo più del resto del Paese, certo è che passiamo da una emergenza all’altra, in questi giorni il maltempo che ha flagellato le nostre aziende, in particolare nella zona del Mobile e nell’Isontino. Abbiamo reagito immediatamente e martedì – ha informato Agrusti – ci vedremo con gli assessori regionali Bini e Riccardi ai quali consegneremo una prima stima dei danni che stiamo elaborando grazie alle segnalazioni che ci pervengono dagli associati. Siamo convinti che anche in questo caso riusciremo a mettere in ordine le cose». Crisi industriali. Ottimismo trapela anche rispetto alle situazioni di crisi: su Wartsila il Presidente ha informato che lunedì ci sarà una riunione di coordinamento al MISE per, ha detto, «sincronizzare gli orologi con tutti gli attori di questa vicenda, occorre agire senza fughe in avanti». Su Cimolai, ha detto ancora Agrusti, «si stanno facendo importanti passi avanti, la proprietà si è fatta carico di una serie di impegni, sono convinto che l’azienda, con Luigi Cimolai e i suoi collaboratori, potrà presto riprendere prestigio e forza. Su Electrolux – ha concluso sul punto – riteniamo fisiologici rallentamenti dopo gli straordinari risultati degli anni scorsi, sinceramente non abbiamo mai creduto alle voci che attestavano una sua imminente svendita ai cinesi». Salario minimo. Sul salario minimo Agrusti ha detto che CAA è contraria a una sua istituzione «erga omnes perché nei nostri contratti nazionali la soglia minima è molto più alta, ci sono sicuramente delle categorie non protette, soprattutto in comparti diversi dal nostro, ma questo è un Paese in cui si inventano dei totem. Certamente, ben sapendo che i salari italiani sono mediamente i più scarsi d’Europa, serve un ulteriore sostegno ai lavoratori riattivando, ad esempio, una grande politica di edilizia popolare, il social housing è a tutti gli effetti salario reale». Lavoro e immigrazione. L’andamento demografico in calo, è stato detto, obbliga ad adottare politiche intelligenti che conducano ad accordi bilaterali con Paesi densamente popolati e vocati all’emigrazione. In questa chiave va letta l’apertura entro le prime settimane del 2024, possibilmente anticipando, della Academy che Confindustria Alto Adriatico sta predisponendo in Ghana per formare manodopera locale con profili professionali sovrapponibili a quelli ricercati dal tessuto produttivo regionale: l’obiettivo, ha aggiunto il Presidente, resta quello di creare un ITS il cui iter realizzativo, in ragione di un rapporto intergovernativo necessario anche per il riconoscimento del percorso scolastico, implica tempistiche non trascurabili. Agrusti ha confermato che nei giorni scorsi si è svolta una riunione di kick-off con i partners coinvolti e i responsabili dell’istituto salesiano in Ghana. Al meeting hanno partecipato anche le imprese (tra cui Fincantieri e Friul Intagli) che hanno manifestato l’esigenza di specifiche figure professionali, cui si sono aggiunte anche quella degli edili tramite l’Ance. «La formazione – ha detto ancora il Presidente di Confindustria Alto Adriatico – comprenderà anche corsi di lingua italiana». Agrusti, su questo punto specifico, ma riferito alle discipline STEM, ha detto che «l’India forma decine di migliaia di ingegneri mentre in Italia il deficit che riguarda queste competenze è significativo; nella nostra visione di un’immigrazione virtuosa – ha spiegato – possiamo creare un flusso di competenze tale da riempire dei vuoti». In quest’ottica Agrusti ha annunciato l’avvio di contatti per una collaborazione finalizzata alla formazione, nel Pordenonese, provenienti dall’India, di figure STEM, «figure di cui abbiamo grandissima necessità; certo, il percorso per il loro migliore inserimento imporrà un allineamento dal punto di vista linguistico e di attrattività contrattuale affinché possano radicarsi nel territorio. Sul fatto che l’Italia lo sia (attrattiva) molto più rispetto ad altri Paesi, non c’è alcun dubbio». Alla conferenza stampa è intervenuto marginalmente anche il Presidente di Confindustria FVG, Pierluigi Zamò che ha sottolineato l’importanza della transizione ecologica riconoscendo all’Europa il merito di aver imposto alla collettività di intraprendere questo percorso.