Al via le competizioni nella prima giornata del Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste
Domani, lunedì 14 novembre 2022, il 37° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste entrerà nel vivo delle competizioni, con le proiezioni dei primi film in concorso. Tanti i temi proposti, con una certa attenzione alle memorie e alle conseguenze dei conflitti armati e delle dittature, ai rapporti familiari mai semplici, alla straordinaria ricchezza culturale, frutto di incontri imposti e proposti dalla storia e dalla colonizzazione. Il Concorso Ufficiale aprirà la giornata nella Sala Grande del Teatro Miela, alle ore 11.00, con il guatemalteco 1991 di Sergio Ramírez, che racconta storie di violenza giovanile durante il conflitto armato del Guatemala. Seguirà alle ore 15.00, lo spagnolo Camagroga di Alfonso Amador, un affresco della vita contadina nella Huerta di Valencia, uno dei paradisi dell’agricoltura mediterranea, messo in pericolo da quello che sembra un inarrestabile processo di degrado. Il Concorso Ufficiale continua nel pomeriggio con l’argentino Cuando oscurece, film di Néstor Mazzini, che, alle ore 17.00, segue la vacanza di Flor con suo padre, fino a quando è costretta a prendere una decisione piuttosto azzardata. Alle ore 18.45 esordisce in Sala Grande Contemporanea Concorso, con il documentario Chango, la luz descubre di Alejandra Martín e Paola Rizzi, dedicato a Chango Monti, straordinario direttore della fotografia dei film argentini La historia oficial (1985) ed El secreto de sus ojos (2009), entrambi vincitori dell’Oscar come Miglior Film straniero. Seguirà un incontro con la regista Paola Rizzi. In serata, alle ore 20.45, il primo film in concorso di Mundo Latino, l’argentino Husek di Daniela Seggiaro, una denuncia della difficile convivenza tra le culture indigene e le città in espansione, che tendono ad espellerle dal loro territorio, e le altrettanto complicate mediazioni per raggiungere un possibile accordo. Alla proiezione seguirà l’incontro con la distributrice internazionale del documentario Rosalia Ortiz de Zárate. Ancora un incontro con il pubblico, per l’ultimo film della prima giornata in Sala Grande: per Spazio Colombia, alle ore 22.45, Semillas al viento di Mónica Borda spiega il cammino verso una nuova coscienza sull’agricoltura e sull’allevamento, raccontando delle pratiche innovative contro il cambiamento climatico e in difesa della biodiversità. Al termine della proiezione, l’incontro con Mónica Borda, la produttrice Claudia Durana e il produttore associato Juan Carlos Leyva. In Sala Birri, apre le proiezioni, alle ore 11.00, il brasiliano O Pastor e o Guerrilheiro di José Eduardo Belmonte, primo film in gara per Contemporanea Concorso, una storia emozionante di condivisioni e incontri mancati, tra gli anni della dittatura e il nuovo secolo. Alle ore 15.00, uno dei film più attesi della giornata, Los viajes del viento di Ciro Guerra, inserito nel piccolo Omaggio al cineasta, nella Sezione Spazio Colombia. Il film narra del lungo viaggio di Ignacio, un musicista di strada, e Fermin, un giovane che vuole seguire le sue orme, attraverso l’eccezionale ricchezza della cultura caraibica. Un viaggio di formazione, nei paesaggi di colombiani, e l’incontro con il destino, che si fa gioco dei nostri piani. Alle ore 17.15, lo spagnolo Estos muros di Alberto Pascual Rodríguez, in gara in Contemporanea Concorso, denuncia uno degli aspetti più oscuri del franchismo, il sistema dei lavori forzati a cui erano costretti i dissidenti. Conclude il pomeriggio l’esordio della sezione Cinema e Letteratura, alle ore 19.00, con il cileno Violeta existe di Rodrigo Avilés Pérez, un omaggio alla grande cantautrice Violeta Parra, attraverso i suoi nipoti, che ne reinterpetano alcuni dei testi più famosi. In serata, alle ore 20.30, torna Contemporanea Concorso, che presenta l’argentino El Malestar di Colectivo de Cineastas, storia di un popolo che trova la forza di reagire e difendersi davanti a uno Stato reazionario, preoccupato di difendere solo gli interessi delle élites. La giornata della Sala Birri si conclude con tre cortometraggi di Spazio Colombia: dalle ore 22.00 Nacimos bailando di Juan Diego Puerta López (la musica come fonte di energia e vita, tra Cali, in Colombia, e Roma); Molly bloom di Andrés Arce Maldonado (il monologo finale dell’Ulisse di Joyce in due stanze); quindi Paso a pazo di Luis Carlos Osorio Páez (dal Memorate Fest, Festival Internazionale della memoria digitale, un documentario sulle vittime del conflitto armato, in Colombia). Oltre che al Teatro Miela, il Festival presenta parte del suo programma nell’Aula Cinema del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, in Via Principe di Montfort 3. Da lunedì 14 a mercoledì 16 novembre saranno proiettati i film dell’Omaggio a Manuel Antin, nell’ambito della Sezione Cinema e Letteratura. I film non sono in competizione, sono in versione originale senza sottotitoli in italiano, l’ingresso alla loro proiezione è libero.
Lunedì 14 novembre, alle ore 16.00, La cifra impar, storia di una coppia di coniugi tormentata dallo spirito del fratello deceduto dell’uomo; il film è tratto dal racconto Cartas de mama di Julio Cortázar. Seguirà, alle ore 18.00, Don Segundo Sombra, che, tratto dall’omonimo romanzo di Ricardo Güiraldes, narra la vita di un gaucho nella Pampa argentina.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti, sul sito del Festival
www.cinelatinotrieste.org.