Alleanza Verdi Sinistra: fieri delle scelta del Sindaco di Udine De Toni
Il mondo assiste a un’emergenza umanitaria senza precedenti in questo secolo con quasi 40.000 civili uccisi, per limitarsi ai soli corpi identificati. Sono stati bombardati ospedali, ambulanze, scuole, università, abitazioni, piazze, campi profughi e centri sportivi, uccisi giornalisti, soccorritori, medici e operatori umanitari. Come riporta lo studio pubblicato su The Lancet “Contare i morti a Gaza: difficile ma necessario” è plausibile immaginare un numero di uccisioni vicine alla cifra di 186.000 attribuibili a quanto sta accadendo nella Striscia. A Gaza non esistono più Università, a Gaza è impossibile curarsi e secondo un rapporto di Oxfam Israele sta usando la fame come arma di guerra, compiendo così un crimine contro l’umanità. A Gaza non si gioca più a calcio, basti ricordare tra le altre la morte di Mohammed Barakar, attaccante e leggenda del calcio palestinese, in un bombardamento israeliano a Khan Younis nel marzo scorso.
Per 75 anni prima e per 10 mesi dopo il terribile attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre, che il Consiglio comunale di Udine ha prontamente condannato, Israele ha reiteratamente violato il diritto internazionale e ha perpetrato crimini di guerra contro il popolo palestinese, ignorando deliberatamente gli interventi della Corte Penale Internazionale, della Corte Internazionale di Giustizia e dell’ONU.
A Udine è nato il Comitato per la Palestina che, dopo 16 giorni di occupazione dell’ateneo, ha ottenuto dall’Università degli Studi di Udine, l’istituzione di borse di studio per studentesse, studenti e docenti palestinesi, la chiusura del progetto di mobilità internazionale con l’Università Ben Gurion di Beer Sheva e la condanna dell’accanimento israeliano contro la popolazione civile palestinese.
Nonostante la mobilitazione della società civile ci sono ancora forze politiche che confondono pretestuosamente la condanna di un genocidio con l’antisemitismo, che condanniamo e rifiutiamo come ogni altra forma di razzismo.
Nel 2022 venivano espulse tutte le squadre russe dalla UEFA e ora invece si normalizza il genocidio del popolo palestinese, chiediamo pertanto di escludere Israele dalle competizioni ufficiali come la Nations League, applicando lo stesso criterio riservato alla Russia e di sospendere la partecipazione della rappresentanza israeliana alle Olimpiadi di Parigi fra meno di un mese.
Condividiamo e appoggiamo convintamente la scelta del Sindaco di Udine di non concedere il patrocinio a una partita di calcio che di certo non ha alcuno scopo “pacificatore”, ma rappresenta soltanto l’ennesima “arma” di distrazione di massa per distogliere l’attenzione da un massacro continuo e sistematico.
Non possiamo che abbracciare le parole del Sindaco De Toni quando osserva che la destra nazionale, regionale e locale invece di polemizzare sul patrocinio farebbe meglio a chiedere un cessate il fuoco immediato.
Chi oggi non prende una posizione è complice. Siamo fieri che Udine l’abbia presa.
Raffaella Barbieri, portavoce Possibile Udine
Sebastiano Badin, segretario regionale Sinistra Italiana
Claudio Vicentini, co-portavoce Europa Verde – Verdi