Ambiente: Celotti (Pd), “tassa sulla pioggia” iniqua, va rivista
«Contro una tassa iniqua, soprannominata la “tassa sulla pioggia” applicata solo in alcune parti del territorio, è giusto continuare a sostenere una battaglia al fianco dei cittadini e delle cittadine. Questo è un tema che la Regione non può ignorare, ma che deve anzi affrontare, garantendo trattamenti organici e uguali criteri su tutto il territorio, chiedendo una revisione del piano di classifica del Consorzio di Bonifica». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a margine del partecipato incontro pubblico organizzato a Buja dai comitati spontanei dei Comuni di Buja, Treppo Grande, Colloredo di Monte Albano e Majano che lo scorso inverno hanno raccolto oltre mille firme ed espresso le loro rimostranze su quella che hanno ribattezzato “tassa sulla pioggia”. Ora la protesta prosegue, dopo l’arrivo dei solleciti per i bollettini non pagati del 2024 e l’invio di quelli relativi al 2025. «In questi mesi – spiega Celotti – sono emerse sentenze da altre regioni che mettono in discussione l’interpretazione del principio di beneficio diretto adottata dai consorzi. Quello che abbiamo visto ieri sera è che i cittadini non demordono e che alcuni stanno valutando di fare ricorso. E la protesta si estende anche ad altri territori, come Remanzacco, dove sta per partire una petizione rivolta al Consiglio regionale». Il rischio idrogeologico e la conseguente messa in sicurezza dei territori, continua la consigliera dem, «deve essere una priorità per la politica, ma i cittadini, pur comprendendo questa necessità ed essendo disposti a contribuire, non possono pagare balzelli iniqui. A gennaio il presidente Bordin si rese disponibile ad ascoltare i comitati, ora l’auspicio è che il centrodestra porti avanti quell’ascolto, a partire dalle audizioni che ho chiesto (sentendo anche gli organizzatori dell’incontro, Maurizio Piemonte e Giordano Menis), per arrivare quindi a una revisione del piano di contribuenza che riporti equilibrio».