Autonomia differenziata: Pd, difenderemo la specialità del Fvg
Una legge che rischia di mettere in crisi la specialità del Fvg, che penalizzerà cittadini e imprese, farà aumentare la burocrazia, taglierà i servizi. E inoltre non rafforzerà le specificità territoriali ma spaccherà l’Italia in “Regioni-Stato” condannando il nostro Paese all’irrilevanza politica. È quanto è emerso oggi a Trieste nella conferenza stampa dedicata all’Autonomia differenziata alla quale sono intervenuti il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti, il consigliere regionale Roberto Cosolini, i senatori del Pd, Alessandro Alfieri, (responsabile Riforme e Pnrr nella segreteria nazionale) e Tatjana Rojc e il presidente dell’Assemblea regionale del Pd Fvg, Franco Lenarduzzi.
Il capogruppo Moretti ha ricordato come la legge Calderoli «che sta già dimostrando le prime crepe applicative, metterà in secondo piano l’autonomia del Fvg. Difatti una Regione speciale che non avesse tutte le 23 competenze previste dalla legge Calderoli rischierebbe di essere meno speciale di una ordinaria. A questo va aggiunto il fatto che l’esercizio della specialità in Fvg è e deve essere quotidiano e continuo e non può limitarsi a mere applicazioni di norme statali». Il capogruppo, rivendicando al centrosinistra il concetto di «regionalismo e autonomismo» ha infine ricordato che «la legge costituzionale 3 del 2001 (riforma del titolo V della Costituzione) rimane il nostro riferimento per quanto riguarda il regionalismo e l’autonomismo e sbaglieremmo tutti se tornassimo indietro».
«Dopo l’ottimo risultato della raccolta di firme di quest’estate – ha ricordato la segretaria Conti – e la bocciatura, qualche settimana fa della richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli, che il Pd ha portato in Consiglio regionale, riprendiamo la battaglia nelle istituzioni e nell’opinione pubblica». Questo, ha proseguito la segretaria dem, «è un tema che ha scaldato l’interesse dei cittadini in modo trasversale e ha segnato una distanza anche rispetto a una riforma che per noi rappresenta soprattutto uno scambio di favori dentro la destra. È evidente a tutti che Fratelli d’Italia spinge per il Presidenzialismo. Questa, invece, è la fetta che si prende la Lega, mentre Forza Italia ha interesse a mettere le mani sulla riforma della giustizia».
Infine, il consigliere Cosolini ha evidenziato che «l’autonomia speciale non ha mai messo in discussione l’unità dello Stato, anzi è stata un esempio forte di capacità di buon governo e per certi versi di anticipazione di processi legislativi poi ripresi positivamente dal legislatore nazionale. E inoltre non è mai stato un fattore di smembramento dello Stato com’è invece la legge Calderoli. Il senso delle nostre iniziative sta proprio nell’attualizzazione delle nostre competenze proprio per dare oggi un senso pieno a questa nostra specialità».