Capozzi M5S: “Nucleare, Fedriga e Scoccimarro non sanno di cosa parlano”
“In questi giorni si è tornati a parlare di energia nucleare come ipotetica soluzione per affiancare le rinnovabili. Assistiamo da una parte all’apertura del Presidente Fedriga alle centrali a fusione nucleare, quando nemmeno due anni fa l’Assessore Scoccimarro lo riteneva un’opzione non percorribile perché ci vorranno ancora decenni e cospicui investimenti prima di arrivarci, dall’altra all’apertura dell’Assessore Scoccimarro ai mini reattori modulari, su cui lui stesso nutriva giuste perplessità sui tempi di realizzazione e sul problema irrisolto dello smaltimento delle loro scorie”. A dirlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle che evidenzia le contraddizioni e le giravolte sul tema nucleare degli esponenti della Giunta Fedriga.
“Basterebbe leggere una qualsiasi rivista che si occupa dei mini reattori nucleari che possono avere una potenza massima di 300 MW, per capire come mai gli italiani hanno deciso, non con uno ma con due referendum, di dire no al nucleare sia nel 1987 che nel 2011”.
“Potremmo parlare dei costi enormi per la produzione di questi impianti, ma ci possiamo limitare alle problematiche mai risolte inerenti la gestione delle scorie (la nostra Regione non è stata individuata come idonea per il loro stoccaggio, vien da chiedersi come lo possa essere per ospitare una centrale) e alle preoccupazioni legate alla sicurezza per quanto riguarda incidenti o attentati”.