Carnevale: coriandoli e stelle filanti! Quando sono i bambini ad insegnarci il rispetto per l’ambiente e l’ecologia
Riceviamo dal Comune di Fagagna e volentieri pubblichiamo:
Non importa essere uno dei borghi più belli d’Italia! La piaga dell’abbandono dei rifiuti lungo i cigli stradali in tutto il territorio comunale di Fagagna continua ad aumentare. A questi continui atti di inciviltà risponde l’azione dei volontari che si prodigano per mantenere dignitoso l’ambiente, in particolare l’associazione “Paese bello”. Nonostante il loro impegno settimanale, denuncia l’Assessore all’Ambiente Pivato, il fenomeno non si riesce ad arginare. È una questione di educazione e come tale deve essere affrontata. L’amministrazione comunale da sempre sostiene i volontari condividendo con loro programmi di sensibilizzazione della cittadinanza, a partire dalle fasce più giovani con attività rivolte sin dalle scuole secondarie di primo grado (scuole medie). Ma questa volta un bel esempio arriva da un gruppo di bambini in istruzione parentale di età dai 2 ai 6 anni che, guidati dalle maestre Chiara e Martina, sono stati avviati all’ecologia. Come? Durante le passeggiate quotidiane nel paese, i bambini sono rimasti sorpresi nel vedere l’immondizia a terra ed hanno manifestato la volontà di raccoglierla. Le maestre senza esitazione hanno acquistato guanti scope palette, tutto rigorosamente a misura di bambino. Sono stati raccolti sacchi di rifiuti costituiti da pacchetti di sigarette, mozziconi, bottiglie di vetro e lattine in alluminio, imballaggi di merendine, etc.
La vera sorpresa non sfuggita alla sensibilizzata attenzione dei bambini è stata quella della necessità di organizzare sempre più frequenti campagne di raccolta visto che dopo una settimana dall’ultima pulizia l’ambiente si trovava nuovamente in sofferenza.
La costanza dell’impegno ha fatto sì che dopo qualche tempo, durante il cerchio del mattino, Brando di 4 anni e Valentina di 6 chiedessero alla maestra: “a Carnevale potremmo lanciare coriandoli e stelle filanti? Chi li raccoglie e pulisce le strade alla fine della festa?”. La maestra Chiara, in tutta umiltà, ha replicato dicendo che non sapeva dare una risposta, ma che la stessa domanda avrebbero potuto porla al Sindaco. È così che i bambini hanno chiesto di incontrare l’Amministrazione per approfondire la questione. Tutto è avvenuto un giovedì mattina del mese di gennaio quando rispondendo all’invito il vice-sindaco Anna Zannier e l’Assessore all’ambiente Paolo Pivato si sono recati dai bambini. Un’esperienza unica che è cominciata con il benvenuto di Nini, bambino di 2.5 anni, che alla porta ha salutato dicendo “mia mamma è a lavorare”, poi seguito dall’entusiasmo incontenibile degli acrobati Leonardo e Michele e dai sorrisi compiaciuti di Ginevra. E poi ancora la tenera Sofia con il suo caschetto di capelli neri e il taciturno Giovanni tutto ascolto e riflessione. I bambini hanno risposto senza indugio all’invito della maestra a sedersi in cerchio su comodi cuscini che avevano precedentemente preparato. E così, disposti a mo’ di tribù indiana, è stato spiegato loro che se i coriandoli sono fatti con carta non trattata e colorati con colori naturali sono compatibili con l’ambiente in quanto biodegradabili ovvero vengono mangiati da “animaletti” piccolissimi. Anche le stelle filanti lo sono, ma possono ingenerare problemi di altro tipo quali l’ostruzione di caditoie stradali e fognature con il pericolo di allagamenti se non prontamente rimosse. Al che la simpatica Noemi di 4 anni ha raccontato di essere una volta “caduta” proprio in una caditoia stradale un po’ mascherata da foglie, per fortuna prontamente salvata dalla mamma della sua amica Valentina. E pace alla capacità narrativa di una bambina che con la sua innata epicità ha strappato una risata generale (di quelle che rigenerano lo spirito degli adulti osserva l’assessore), felici delle risposte ricevute e sicuri di non essere privati della fortuna di poter festeggiare il loro Carnevale i bambini si sono congedati per recarsi in cucina dove li attendeva la merenda di metà mattino con tanta frutta fresca. Ed ecco un’altra perla di questa indimenticabile giornata: nella concitazione mister “non ricordo il nome” (si dice sempre il peccato, ma non il peccatore) urtando il bicchiere colmo d’acqua l’ha fatto rovesciare sul tavolino. Non un secondo di esitazione, e la squadra di primo intervento costituita da Valentina e altre due bambine è corsa a prendere due stracci e con fare molto sicuro hanno ripulito in pochi istanti il tavolino sotto uno sguardo sorpreso dei due amministratori, ma assolutamente normale delle due maestre. Così, ricaricati in speranza e fiducia nel futuro, i due amministratori si sono accomiatati non senza godere dell’ultimo saluto lanciato dall’angelo biondo Gioia ed altri 3 amici “stampati” sul vetro della finestra della scuola a salutare questi due strani ospiti.
Che dire? L’educazione è uno dei primi pilastri per una comunità sana e rispettosa. Il suo valore è di inestimabile importanza in quanto fin dall’infanzia è possibile educěre “trarre fuori” nei bambini stessi ciò che esiste già in loro in termini di sensibilità, capacità di farsi domande, entusiasmo e tradurlo in azioni. Tra i dieci bambini incontrati, afferma Pivato, abbiamo sicuramente visto i futuri assessori all’ambiente e alla tutela del patrimonio, all’istruzione e alle pari opportunità, alla salute e al benessere dei cittadini. Al più noto modello Giapponese, quello dove ad ogni bambino viene insegnato di ripulire il proprio spazio a fine giornata, grazie alle insegnanti, conclude Zannier, si unisce ora anche il modello “Fagagna” che partendo dalla scuola dell’infanzia cercheremo di estendere a tutti i livelli di insegnamento. Evviva il Carnevale!