Caso Tonutti di Remanzacco: “Dove la burocrazia non è così indigesta…” si lasciano andare 80 posti di lavoro
Nota polemica del Comitato per l’Autonomia e il Rilancio del Friuli a firma del presidente Paolo Fontanelli che apre il suo intervento con una frase lapidaria: “Dove la burocrazia non è così indigesta…”, il riferimento è al fatto che un investitore cinese che si era impegnato al recupero produttivo della Tonutti di Remanzacco ha desistito scoraggiato dalla burocrazia italica. “Con questa frase detta da un cinese, scrive Fontanelli, si può condensare la situazione della Tonutti di Remanzacco, dove un imprenditore dell’estremo oriente rinuncia ad investire, lasciando solo sulle spalle di Carlo Tonutti il peso del progetto di rilancio dell’azienda. La storica azienda di macchine agricole è stata portata al fallimento per complicate storie societarie, dove non sono mancate minacce e attentati in puro stile mafioso. Mentre dovremmo riflettere sui tempi lunghi e i percorsi tortuosi della giustizia, e del perchè in Friuli sia stato così facile fallire in questi ultimi 6 anni mentre le finanziarie regionali si ritrovavano con gravi crediti in sofferenza verso aziende venete, del perchè gli imprenditori cinesi possano trovare mille altri Paesi dove investire con più facilità e sicurezza, del perchè i professionisti delle gestioni fallimentari possono fare le loro scelte secondo leggi e norme di vario genere con tempi biblici, una domanda vale su tutte: la politica può lasciare i dipendenti dell’azienda storica di Selvis in balia di tutto ciò?” Poi a chiosa del raggimanamto il polemico appello alla governatrice del Fvg: “O, presidente Serracchiani, 80 posti di lavoro a Remanzacco valgono meno di quelli di una azienda di Strada delle Saline? (strada delle saline si trova nella zona industriale di Muggia ndr).