Cittadinanza udinese in assemblea, come nel Medioevo, la partecipazione rinasce dall’Arengo

Per rinnovare la testimonianza di una volontà di partecipazione vera al governo della cosa pubblica nel momento in cui ancora il Comune tentenna sui temi della democrazia diretta la Cittadinanza udinese si è riunita in assemblea, come nel Medioevo. Numeroso il concorso civico,  vario e pregnante il deliberato che sarà depositato in municipio, si legge nella nota stampa. Rinnovate e incrementate funzioni e cariche rappresentative. Il Sindaco di “Madre” Aquileia eletto difensore dei cittadini. La presidente prof.ssa Capria D’Aronco: “Siamo a dimostrare che il migliore popolo non cede all’ignavia e alla frustrazione di non contare!”. Il “padre” ideatore del moderno Arengo prof. Travain ha parlato di “moto d’orgoglio di un civismo autentico, non al guinzaglio della politica”.  Del resto Travain, eletto cancelliere del congresso,  iniziò, ventenne, nel 1989, la sua battaglia a favore di un’utile attualizzazione degli istituti di partecipazione democratica storici della città. “Siamo a dimostrare che il migliore popolo non cede all’ignavia e alla frustrazione di non contare!” aveva dichiarato, in apertura di riunione. Come ogni anno, si legge ancora nella nota, momenti di particolare pathos sono stati certo l’esposizione dello stendardo civista urbano al balcone del palazzo eletto a moderno “arengario” sociale e l’ingresso in assemblea dell’icona laica del Patrono Civile, il Patriarca Bertrando, fondatore mitico dell’Assemblea partecipativa della città, icona dipinta del 2001 dalla pittrice sig.ra Roberta Masetti e introdotta dalla decana del Fogolâr Civic, sig.ra Milvia Cuttini, a rappresentare il movimento primo promotore della rinascita contemporanea dell’Arengo medievale democratico. Sempre emozionante anche il giuramento prestato sulla stessa icona dalle magistrature elette.