Coldiretti Fvg: lo stop al coprifuoco salverebbe oltre 300 agriturismi in regione
Il superamento del limite delle 22 per il coprifuoco salva i 24mila agriturismi italiani, particolarmente colpiti dai limiti di orario perché situati nelle aree rurali lontani dalle città e quindi raggiungibili in tempi più lunghi dagli ospiti provenienti dai centri urbani. Lo afferma la Coldiretti in riferimento alla proposta delle Regioni dello spostamento alle 23 del coprifuoco in vigore su tutto il territorio nazionale. Interessati, ricorda la presidente dell’Associazione Terranostra Giorgia De Luca, 343 agriturismi di Coldiretti Fvg, di cui 243 con ristorazione. «Il servizio all’aperto è più facile negli agriturismi che dispongono di ampi spazi nel verde dove le distanze non si misurano in metri, ma in ettari, e c’è anche chi offre agli ospiti la possibilità di cenare sotto gli uliveti in mezzo alle vigne che stanno germogliando oppure nell’orto per raccogliere direttamente la verdura – sottolinea Coldiretti Fvg–. L’allentamento dei vincoli è molto atteso dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori agrituristici con perdite di fatturato stimate dalla Coldiretti nazionale in 1,2 miliardi di euro».
Gli agriturismi, rimarca De Luca, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri e in cui è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. «L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza made in Italy post Covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento in spiagge e città», aggiunge Diego Scaramuzza, presidente nazionale di Terranostra.