Collaboratori scolastici sempre più penalizzati. Un’Analisi del Settore nel 2023
Nel panorama educativo italiano del 2023, c’è una figura spesso e volentieri dimenticata ma fondamentale: il collaboratore scolastico. Questi lavoratori dimenticati dalla società dedicano
le proprie giornate a pulire aule, laboratori e uffici sempre più sporchi, sebbene continuamente penalizzati dai continui tagli al personale, da incarichi fuori competenza che spesso e volentieri vengono ugualmente assegnati, e da turni sempre più estenuanti. Il numero di aule da pulire è spesso spropositato, e questa situazione è aggravata dai continui tagli al personale ATA. Si parla di cinque, sei, sette aule da pulire ogni giorno, senza considerare gli uffici, i bagni, i laboratori e le palestre. Questi lavoratori, molti di loro over 60, continuano con orgoglio a farsi il mazzo, guadagnando un salario alquanto misero di circa 1280 euro netti per un totale di 36 ore a settimana. Potrebbe sembrare un salario dignitoso se non fosse per l’aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti alimentari e della benzina, rincari che lasciano perplessi quei lavoratori che, tra bollette da pagare, beni di prima necessità e pieni di benzina, quando aprono il portafoglio non trovano che una manciata di quattrini. Il settore privato è anche peggio, con lavoratori che sudano ulteriori sette camicie (spesso e volentieri anche la domenica). Per loro, abituati a lavorare anche nove o dieci ore al giorno, il lavoro statale potrebbe apparire addirittura un lusso. Il dilemma è reale: i poveri si lamentano dei poveri, e le classi politiche continuano a fare tagli al settore pubblico. I politici parlano spesso di alunni e di docenti, come se gli assistenti amministrativi e i collaboratori scolastici non esistessero, come se la pulizia delle aule non fosse una priorità. Cosa sono i collaboratori, dopotutto, se non umili fantasmi che si aggirano nei lunghi e fatiscenti corridoi dei plessi scolastici? Forse non ne siamo del tutto consapevoli, ma viviamo in una società che investe miliardi di euro in armamenti, in veri e propri giocattoli di morte, invece di migliorare le condizioni di quei lavoratori che, ogni anno, diventano sempre più sofferenti ed indignati. Siete dunque pronti a fare i collaboratori scolastici? Ebbene, ora perlomeno sapete cosa aspettarvi.
Mathias PdS