Putto vs Riccardi: Continui ritardi per il Distretto sanitario di Azzano Decimo. Interrogazione denuncia dal consigliere
Attraverso una lunga interrogazione di oltre 4 pagine, che riporta minuziosamente date, riferimenti progettuali e dichiarazioni, ho ricostruito le fasi dell’annosa vicenda dei ritardi nella partenza dei lavori di ampliamento del distretto sanitario di Azzano Decimo, il cui iter, dopo 8 anni dal lontano agosto 2016 ad oggi, sembra ancora incagliato nonostante le ripetute promesse da parte della politica regionale, puntualmente disattese. Così Marco Putto Consigliere regionale Patto per l’Autonomia-Civica Fvg: Se non fosse tutto drammaticamente vero, sembrerebbe una barzelletta, eppure le cose stanno realmente così: sembra che i 52.000 abitanti residenti nei Comuni di Azzano Decimo, Fiume Veneto, Chions, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone e Pravisdomini siano per la Regione cittadini di serie B e neanche “l’allineamento politico” rispetto alla Regione di ben 5 amministrazioni comunali su 6 sembra essere il viatico per la risoluzione di quelle criticità che hanno determinato e stanno continuando a determinare inaccettabili ritardi. Ricordo chiaramente, era il maggio 2022 e stavo per concludere il mio secondo mandato da Sindaco, che il presidente Fedriga e l’assessore Riccardi, dopo l’assordante silenzio riservatomi negli anni mentre mi scornavo con l’allora Direttore generali di ASFO Polimeni in innumerevoli e inconcludenti riunioni per cercare giungere all’avvio della progettazione definitiva dell’opera, venirono pomposamente in ad Azzano Decimo in piena campagna elettorale a dichiarare: “Entro settembre saranno avviate le procedure di appalto, per la stipula del contratto e l’avvio dei lavori”. L’anno successivo, nel maggio 2023, l’ennesimo annuncio di Riccardi: “Contiamo di avere sbloccato definitivamente il procedimento per l’ampliamento del Distretto del Sile: i cantieri potranno aprire, infatti, entro la fine di quest’anno”.
Ma il “capolavoro” politico l’assessore me lo riservò in aula a Trieste nel settembre 2023 quando, rispondendo ad una mia precisa interrogazione sul tema, pensando così di avermi “neutralizzato” dichiarò: “La struttura sarà pronta entro i primi mesi del 2025, di fatto nei tempi previsti, considerando che la precedente programmazione delineava fine 2024. Rispetto alla tabella di marcia iniziale, si prevede un contenuto slittamento di qualche mese in più dovuto alla necessità di acquisire una parte di terreno di proprietà dell’ASP Monsignor Domenico Cadore, con conseguente necessità di frazionamento, valutazione economica, accordo tra le parti e altre incombenze di natura burocratica. Ma il tema più complesso riguarda la necessità di spostare un depuratore in utilizzo all’ASP incomprensibilmente realizzato in un’area che già nel progetto preliminare, approvato nel 2017, prevedeva la realizzazione del distretto”.
Con questa dichiarazione l’abile Riccardi mirava ad adombrare mie presunte responsabilità politiche per non aver vigilato sulla realizzazione (peraltro non di competenza del Comune) di un depuratore da parte della casa di riposo ASP nel sedime interessato dai lavori … ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte: dimostrai a Riccardi, carte alla mano, che quel depuratore al tempo del mio mandato da Sindaco non era stato realizzato sul sedime interessato dal progetto, come lui erroneamente dichiarava, in quanto solo il progetto definitivo, affidato successivamente e valutato da lui stesso in loco nell’agosto 2022 prima che fosse formalmente adottato, alla presenza dei progettisti (incaricati da ASFO), ricomprendeva nell’ampliamento del distretto anche l’area del depuratore.
Oggi, a distanza di quasi un anno dal rinvenimento di quel piccolo depuratore, dopo aver stanziato nell’ultima legge di stabilità di dicembre ben 150.000 euro per rimuoverlo, ancora nulla è stato fatto e, gravità nella gravità, l’area per realizzare l’ampliamento del distretto non è ancora stata acquisita. Inoltre, nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche del Ministero dell’Economia e delle Finanze, consultabile pubblicamente da chiunque dal sito dell’ASFO, sui complessivi € 3.900.000 il sistema di monitoraggio individua per l’opera “CUP: J41B16000130002 – DISTRETTO SANITARIO SUD DI AZZANO X ,VIA 25 APRILE, N. 42 – AMPLIAMENTO DISTRETTO SANITARIO SUD IN AZZANO DECIMO” lo stanziamento dei soli originari € 2.150.000 finanziati alla data del 2017 e non degli ulteriori € 1.750.000 finanziati successivamente. Come mai?
Troppe cose non tornano in questa vicenda e per questo ho voluto presentare una dettagliata interrogazione, per rispetto verso i cittadini dell’intero ambito azzanese.
Inutile dire all’assessore Riccardi, che già lo sa, che fino a quando non avrò ottenuto risposte convincenti e soprattutto finché non saranno iniziati questi lavori, continuerò a stargli con il fiato sul collo: ci può giurare!