De Toni, Fontanini era convinto di vincere, così non è stato. C’è voglia di cambiamento
«Fontanini e i suoi erano convinti di vincere al primo turno, ma così non è stato. Questo non è stato e da domani ricominceremo a lavorare per arrivare a vittoriosi al ballottaggio». Così Alberto Felice De Toni commenta a caldo i risultati del primo turno per le elezioni comunali di Udine. Risultati accolti con comprensibile entusiasmo dal candidato sindaco e dalla coalizione che lo sostiene, Lista Civica De Toni Sindaco, Terzo Polo, Pd e Alleanza Verdi e Sinistra. «La città – ha proseguito – è sempre stata un laboratorio politico innovativo e lo ha dimostrato anche in questa occasione. La coalazione di Fontanini pensava che bastasse portare in città una sfilata di ministri, ma qui si vota per il sindaco e le dinamiche nazionali passano in secondo piano rispetto alle persone chiamate ad amministrare la città. E, come ripetiamo dall’inizio della campagna, sono le persone a fare la differenza. A Udine c’è voglia di cambiamento – prosegue De Toni – e gli elettori e le elettrici lo hanno voluto dimostrare. A loro va il mio personale ringraziamento per la fiducia che ci hanno accordato così come ringrazio tutte e tutti i candidati che si sono spesi senza sosta a sostegno della mia candidatura. La partita – prosegue – non è ancora chiusa e il nostro impegno sarà massimo per portare al voto il16 e 17 aprile sempre più persone». Già da domani, 4 aprile, quindi si torna in campo «con e tra le persone – continua De Toni – come abbiamo fatto fino ad ora perché non ci stancheremo mai di dirlo, sono le persone a fare la differenza». Scontata la domanda su come saranno ora le eventuali alleanze con la lista dell’altro candidato, Ivano Marchiol. «Voglio complimentarmi – ha commentato a questo proposito De Toni – con il buon risultato ottenuto dalle sue liste. Come ho avuto già modo di dire a lui, Marchiol e tutta la sua coalizione hanno fatto un’ottima campagna elettorale, portando avanti temi che, nelle comprensibili diverse sfaccettature, sono temi anche a noi cari. Da domani – ha proseguito – dovremo mobilitare i nostri elettori a tornare a votare per noi, a chiedere a chi non si è espresso a condividere la scelta di chi guiderà la città nei prossimi cinque anni e con Ivano Marchiol credo che potremo sederci a un tavolo e discutere sul futuro. Il futuro prima di tutto di Udine che, come alla coalizione di Marchiol, sta a cuore anche a noi».