Economia: PD Shaurli, Lega ha ingannato territori. Liva: drammatica situazione in tutta la Regione
“Fedriga e la Lega si sono solo nascosti dietro il faccione di Salvini, affidando a lui il compito di fare una perenne campagna elettorale. Perché altrimenti, a mostrare la sua faccia, Fedriga dovrebbe presentarsi agli elettori con in mano i drammatici risultati dell’economia e del lavoro ed il nulla messo in campo in quest’anno e mezzo dalla sua maggioranza su questi temi. Ora tornerà la solita campagna elettorale fatta di invasioni e sicurezza, peraltro diminuita con il loro governo, ciarleranno di pericolo rosso o di “allora il PD”, prometteranno zero tasse e tutto ciò che non hanno fatto in questi quasi due anni , ma in Fvg la Lega l’abbiamo conosciuta e la stiamo provando: siamo più poveri ed insicuri, con i dati di export, occupazione e produzione industriale allarmanti, con la sanità al collasso e senza il barlume di un’idea o una riforma”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando i dati sul lavoro in Fvg forniti dalla Cgil e quelli sul manifatturiero forniti da Confindustria Udine.
Il responsabile Economia Pd Fvg Renzo Liva ricorda che “in Fvg raddoppia la disoccupazione giovanile, Confindustria Udine ci dice del -2,7% del manifatturiero fra aprile e giugno, c’è il blocco di crescita dell’industria meccanica e un inquietante -3,8 dell’alimentare. Dei giorni scorsi, le note preoccupate di artigiani e piccoli imprenditori costretti ad uscire dal mercato dell’ecobonus per i provvedimenti demenziali del governo che li costringe a finanziare gli incentivi con risorse proprie”.
“Ci sono categorie e ceti sociali che hanno votato Lega – spiega Liva – perché la credevano un’alleata sicura di chi lavora e produce, e sono stati ingannati. Oggi devono fare i conti con i risultati reali: meno credito alle imprese e famiglie, più debito pubblico, più spese per interessi improduttivi, meno sviluppo, più tasse, più burocrazia e, paradossale, anche più immigrazione clandestina o incontrollata”.
“Drammatica la situazione anche del Pordenonese dove – aggiunge Liva “la Polese di Sacile, impresa edile di grande tradizione e capacità, a quanto si sa con molti cantieri pubblici in esecuzione, entra in crisi e chiede al Tribunale il concordato di continuità uscendo dal cantiere dell’Ospedale di Pordenone . Altre crisi aperte in provincia di Pordenone destano grande preoccupazione e, pur con l’impegno di sindacati e associazione imprenditoriale, non si risolvono o stentano a trovare nuovi partners od acquirenti”.
“Per fortuna – è l’amara conclusione di Liva – c’è lo studio di fattibilità sulla Cimpello Sequals Gemona”.