Errore in una domanda: preselezione annullata per duemila aspiranti Forestali in Fvg, poi il contrordine
C’era una domanda sbagliata e di conseguenza non sarebbe valida la prova e il concorso dovrebbe ripartire. È successo per la selezione degli agenti del Corpo Forestale regionale, che vede oltre duemila persone concorrere per i dieci posti messi a bando in regione: un quesito errato nel test preselettivo sembrava costringere in autotutela la Regione a correre ai ripari e a decidere di invalidare il quiz, per tutti. E’ accaduto lo scorso 24 gennaio. Una brutta situazione che si è ora ingarbugliata per il tentataivo dell’assessore Roberti di minimizzare sostenendo che si andrà avanti. Rileva l’anomalia con una nota il M5s: “Sul pasticcio del concorso per le nuove assunzioni nel Corpo Forestale Regionale, il MoVimento 5 Stelle ha già inoltrato un accesso agli atti e depositato un’interrogazione per chiedere conto e fare chiarezza su quanto successo”. Lo rendono noto i consiglieri regionali pentastellati Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo. “Un atto dovuto alle migliaia di persone che hanno fatto domanda e che devono ancora partecipare alle selezioni per poter essere assunte, ma soprattutto per l’intero Corpo, che attende da anni queste selezioni – rimarcano i portavoce M5S -. E invece di far chiarezza sulla situazione e parlare solo di una domanda sbagliata, l’assessore regionale provoca ulteriori incertezze e malumori con un’intervista rilasciata ad un quotidiano locale”. “Il decreto del 24 gennaio 2022, con cui veniva annullata la preselezione del concorso, sanciva in maniera esplicita che potevano proseguire l’iter, con l’ammissione alla prova scritta, tutti i candidati che avevano partecipato alla sola prova preselettiva, per i quali venga accertato il possesso dei requisiti – spiegano Dal Zovo e Sergo -. Mentre l’assessore alla stampa ha dichiarato che tutti i 2066 iscritti possono partecipare allo step successivo, il test scritto per coprire 10 posti di categoria FA dell’Area forestale e della vigilanza ambientale”. “Verrebbero così riammessi anche i 1481 che, non partecipando alla prova selettiva incriminata, sarebbero da considerare esclusi in quanto la mancata partecipazione alla preselezione è considerata come rinuncia al concorso. Con i ritardi della selezione – concludono i consiglieri -, il personale necessario sarà anche aumentato nel frattempo; il tutto nonostante le vicende di questi mesi mettano sotto pressione il Corpo intero e dimostrino l’assoluta necessità di intervenire sul suo organico”.