Fagagna: la “camminata” del 2 giugno orientata alla conoscenza di un angolo delle colline moreniche

Il 2 Giugno scorso si è svolta tra Fagagna e Moruzzo la prima edizione di una camminata dedicata alla sensibilizzazione dei cittadini e delle cittadine sulla necessità di fermare un progetto che, in diverse varianti, prevede la realizzazione di una strada camionabile attraverso la fascia collinare o pedemontana della regione. L’iniziativa si è sviluppata in buona parte sulla famosa Strada dei 4 Venti e su Via della Torbera, attraverso luoghi ricchi di memorie archeologiche e biotopi di notevole pregio ambientale, già ora protetti per il loro grande valore, come è stato illustrato  dagli esperti storici Banchig e Trinco e dagli esperti naturalisti Pizzutti e Cester.
Il Presidente Maurizio Bosa alla partenza ha voluto ribadire la posizione apartitica ed apolitica del “Comitato per la Tutela della Strada dei 4 Venti e delle Colline Moreniche”, promotore dell’iniziativa e che ha scelto volutamente la data del 2 Giugno, nascita della Repubblica Italiana, per organizzare questa manifestazione.
La camminata, di circa 8 chilometri, si è svolta tranquillamente ed ha visto la partecipazione spontanea di oltre 300 persone concordi nel dire no a scempi ambientali irreparabili, pensati da politici o tecnici forse privi di una approfondita conoscenza di un territorio che è nel cuore di tutti i Friulani e non solo, come dimostra il gran numero di firme, raccolte in brevissimo tempo e anche al termine della mattinata, da tante persone che vengono abitualmente in questo angolo di paradiso dove è ancora possibile passeggiare, andare in bicicletta senza pericoli e che è diventato un abituale punto di incontro per la Comunità delle colline moreniche.
Una comunità coesa che, prendendo spunto da altre e ben più famose camminate svolte da grandi uomini del passato, ha voluto testimoniare pacificamente la propria forza e determinazione nel difendere le bellezze del proprio territorio.
È per questo che con forza il comitato chiede ora di poter sedere al tavolo di studio per i futuri progetti viari con l’intento di esprimere le proprie opinioni non solo in difesa della strada dei 4 Venti, ma anche per l’integrità di tutto il territorio collinare e pedemontano friulano.