“First lady di nessuno, noi non ci stiamo”, oltre cento donne chiedono formali scuse al neoeletto sindaco di Faedis Balloch
Un gruppo inclusivo di donne faedesi ha voluto di dissociarsi con forza dalla manifestazione organizzata in piazza dal sindaco per l’elezione della sua First Lady e ha pertanto deciso di mettere il proprio dissenso nero su bianco. Ritratto come un supereroe macho che salva una donzella, il poster che annunciava la festa del sindaco è una distorsione di quello che è il ruolo delle donne, soprattutto al tavolo istituzionale. Ne deride l’indipendenza e l’autonomia, dando una visione sessista della figura femminile offendendole battaglie di indipendenza.
Nella realtà, questo è un vero e proprio “Venti manifesti a Faedis, Friuli”. Poiché il sindaco non ha porto le sue scuse al gruppo di cittadini indignati che hanno già richiesto spiegazioni per lo strascico e la derisione sui media nazionali, e poiché il sindaco non si adopera neppure per ascoltare questo malumore, come nel noto film hollywoodiano, un gruppo di donne si è organizzato in autonomia e ha deciso di ripetere al sindaco lo stesso messaggio, questa volta facendoglielo trovare in giro per il paese. Un richiamo fatto pubblicamente, fermo e deciso, come quello della sig.ra Hayes allo sceriffo di Ebbing. Il sindaco, ricordiamo, è sempre sindaco di tutti, ma questo sindaco, che si è presentato come paciere, ha già purtroppo creato divisioni e sconcerto in diverse occasioni riprese pubblicamente. L’attesa è finita e il manifesto voluto e pensato dalle sottoscrittrici è qui.