Il grande jazz prosegue a Sacile il 22 maggio con il big della tromba Gianluca Petrella
Dopo il ritorno con il primo concerto che sabato scorso ha portato sul palco del Volo del jazz di Controtempo il Tinissima 4t di Francesco Bearzatti, impreziosito dal llve painting di Davide Toffolo, sabato 22 maggio, alle 18.30, allo Zancanaro di Sacile, sarà la volta di un altro grandissimo nome del jazz, quello di Gianluca Petrella, trombonista che è fra i più riconosciuti musicisti italiani nel mondo, pluripremiato (già agli esordi vinse nel 2006 e nel 2007 la classifica per i migliori artisti emergenti a livello mondiale stilata dalla rivista statunitense Down Beat), passato per i palcoscenici e i festival più prestigiosi (Montreal, Toronto, Tokyo, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Parigi, Londra, New Orlean), noto per i lavori editi dalle migliori etichette (ECM Records, Blue Note, !k7, Ninja Tune), per le sue collaborazioni con Enrico Rava e altri big del jazz e che dal 2017 è entrato anche a far parte della band di Jovanotti.
Collaborazioni che appunto non sono solo in ambito jazz, basti pensare a quelle con la superstar della techno Ricardo Vilallobos, con Moritz Von Oswald, pioniere dell’elettronica tedesca, con dj Gruff – icona dell’hip hop italiano – e con il leggendario agitatore di dancefloor Dj Ralf.
A Sacile Petrella, barese, classe 1975, arriva con il suo quintetto per presentare “Cosmic Renaissance”, il lavoro in cui propone, da trombonista refrattario alle etichette quale è , la versione più avveniristica della sua musica, con la sua visionaria capacità di immaginare mondi sonori ed estetici non codificati.
“Cosmic Renaissance” è un progetto ispirato alla musica del visionario Sun Ra, nel quale Petrella “veste di nuovo i panni dello skipper intergalattico per turisti degli altri pianeti”. Un viaggio lungo il quale il quintetto non si limita alle radici jazz care a Petrella, ma esplora R&B, le profondità della black music e soprattutto l’elettronica, “che qui ha un peso fondamentale e traccia un continuum essenziale con le ultime produzioni del leader. Un lavoro denso, ma al contempo di grande respiro, con illuminanti intuizioni ritmiche, potenti echi e graffianti passaggi”, che vede Petrella affiancato da Mirco Rubegni, sempre alla tromba, Blake Franchetto al basso, Federico Scettri alla batteria, laptop e Simone Padovani alle percussioni. Si dice che l’Universo sia la somma di tutte le possibili dimensioni spirituali esplorate, esplorabili e non conosciute. C’è chi ha sempre preferito ripetere le esperienze già svelate, chi ha optato per sentieri ignoti. Se siete fra questi ultimi preparatevi allora al viaggio cosmico del quintetto plasmato da Petrella, dimenticate le convinzioni del jazz più compiuto e prendete appunti per nuove rotte da tracciare sulla cartografia afrofuturista che SunRa aveva iniziato a scarabocchiare un secolo fa.