Imposta di soggiorno: Il Consorzio Grado Turismo chiede al Consiglio regionale di non modificare la Legge regionale
«Sono serviti oltre tre anni di lavoro per giungere a un accordo “alto” sull’istituzione prima e sulla gestione, poi, delle entrate derivate dall’imposta di soggiorno. Ora, con una leggera modifica all’articolo 10 della Legge Regionale numero 18 del 2015, si vuole rimettere in discussione tutto questo positivo percorso». Sono le parole preoccupate di Thomas Soyer, presidente del Consorzio Grado Turismo, dopo aver appreso la notizia della modifica che dovrebbe essere proposta al Consiglio regionale, tra pochi giorni, all’interno di un provvedimento “omnibus”.
«L’attuale normativa – aggiunge Soyer, che rappresenta quasi un centinaio di operatori privati dell’Isola del Sole, la seconda meta turistica più frequentata della regione -, consente di coinvolgere gli operatori in quel rapporto pubblico-privato sempre da tutti auspicato, nella gestione dell’imposta di soggiorno, avendo ben chiare le strategie di utilizzo con una visione più complessiva: non semplici interventi puntuali, ma interventi progettuali che rispondono a proposte condivise, in grado di produrre ricadute e benefici per l’intero territorio (stagione dopo stagione) e non solo per singole situazioni individuate, come da nuova proposta, insindacabilmente dai Comuni. Se passasse la nuova norma, tutto il lavoro fin qui svolto andrebbe distrutto – chiude Soyer – e il dialogo con gli attori più importanti del territorio verrebbe inspiegabilmente interrotto. Anche per questo motivo servirebbe un incontro urgente con l’assessore regionale competente che chiediamo da tanto tempo, in accordo con gli altri 3 Consorzi turistici del Friuli VG, ma non siamo ancora riusciti a ottenere».