Interrogazione anche in Comune di Udine su esclusione della casa editrice udinese “kappa vu” dal salone del libro di Torino 2021
Ha destato non poco clamore l’esclusione della casa editrice udinese “kappa vu” dallo stand Fvg al salone del libro di Torino 2021 su scelta della giunta regionale targata Massimiliano Fedriga. Una interrogazione è stata presentata ieri anche in Comune a Udine da parte del consigliere comunale Federico Pirone. Si legge nel testo:
preso atto – che è stata esclusa la casa editrice udinese Kappa Vu da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia dalla partecipazione al “Salone del libro” di Torino previsto dal 14 al 18 ottobre 2021; – che l’esclusione della casa editrice Kappa Vu dal “Salone del libro” 2021 è avvenuta non con una comunicazione scritta ma con una telefonata, non alla casa editrice diretta interessata, ma all’Associazione di editori di cui Kappa Vu fa parte, con l’avvertimento di esclusione di tutti gli altri editori appartenenti all’Associazione; rilevato – che questa decisione, oltre a costituire un danno economico per un’impresa culturale della nostra città, è avvenuta in base ad un “giudizio di merito” dal punto di vista politico da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia, sulle pubblicazioni della casa editrice stessa in merito alle esecrabili vicende del confine orientale;
considerato – fatto grave che la politica operi discriminazioni sulla base di idee non ritenute “proprie”; – oltremodo grave il fatto che sia stata discriminata una casa editrice udinese che nel merito presenta il seguente curriculum: a) la produzione della casa editrice Kappa Vu, fin dalla sua fondazione nel 1987, consta di oltre 300 titoli che spaziano in moltissime Collane, dalla Didattica in lingua friulana, alla Narrativa e alla Poesia in italiano e friulano, alla Saggistica su problemi ambientali, sociali e del mondo del Lavoro, alla Storia non solo del confine orientale; b) hanno scritto e continuano a scrivere con Kappa Vu alcuni tra i più affermati autori e tra le più affermate autrici del nostro territorio; c) la casa editrice Kappa Vu dal 2006 ha ricevuto contributi dalla Regione Friuli-Venezia Giulia esclusivamente per la sua attività di ricerca, produzione e valorizzazione della lingua e della cultura friulana, avendo cominciato tale attività ben prima del riconoscimento come ente che valorizza e tutela la lingua e la cultura friulane, essendo l’interesse per la cultura friulana elemento fondativo della casa editrice (Cjantis e rimarolis pai frutins, primo libro di Kappa Vu, 1987, in collaborazione con l’Istituto di Didattica delle lingue dell’Università di Udine); d) fin dalla fondazione la stessa casa editrice ha collaborato con il comune di Udine e con la Biblioteca civica “Joppi” in iniziative culturali, incontri e conferenze (tra le ultime, da ricordare l’edizione 2021 della “Notte dei Lettori” organizzata dal comune di Udine); e) la casa editrice, fin dalla sua fondazione, ha arricchito e stimolato il dibattito culturale, storico, civile nella nostra città e nel nostro Friuli, contribuendo alla crescita civile e culturale di questo territorio; f) alcuni autori che hanno pubblicato sul complesso argomento del confine orientale con la Kappa Vu pubblicano anche su case editrici nazionali (ad es. il dott. Federico Tenca Montini, laurea conseguita presso l’Università di Milano-Bicocca, con doppio dottorato, presso l’Università di Teramo e quella di Zagabria, autore recentemente di un importante libro sui rapporti tra Italia e Jugoslavia al tempo della questione di Trieste, pubblicato con Il Mulino);
Richiamato – l’art. 21 della nostra Costituzione che afferma che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, essendo il pluralismo delle opinioni e non la censura patrimonio delle società democratiche;
Interroga il sindaco e l’assessore alla cultura Per sapere se intendono prendere posizione a favore della casa editrice udinese Kappa Vu, pesantemente discriminata dalla Regione Friuli-Venezia Giulia.