La riconoscenza del Movimento Agende Rosse ai giornalisti che svolgono con serietà e dedizione il loro lavoro

Alla vigilia della conferenza dal titolo “Journalist Under Attack” a cura dell’OSCE che si svolge il 12 aprile a Vienna, apprendiamo che due giornalisiti impegnati sul fronte dell’informazione relativa alla criminalità organizzata, sono stati vittime di due gravi atti intimidatori. Giovanni Taormina, giornalista della Tgr Rai del Fvg, come riporta la testata online FriuliSera, ha ricevuto in redazione una lettera contenente due proiettili e un ritaglio di giornale con una sua fotografia cerchiata. Giovanni Taormina ha di recente curato, tra gli altri servizi, un’intervista a un pentito di ‘ndrangheta, soffermandosi sugli interessi della mafia in Friuli Venezia Giulia.
Solamente due giorni prima le cronache hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica un altro grave atto intimidatorio ai danni di Floriana Bulfon, giornalista friulana che lavora da anni a Roma per Repubblica e L’Espresso e che ha trovato nella sua auto una bottiglia Molotov non innescata.
Assostampa e FNSI dichiarano: “temono Floriana Bulfon perché è una cronista coraggiosa e rigorosa, che con il suo lavoro contrasta mafie e criminalità”.
Dall’inizio dell’anno sono 73 i giornalisti minacciati – 29 dal 21 febbraio al 15 marzo – (fonte: Ossigeno per l’informazione), numeri sconcertanti che ci dicono che in Italia la libertà di informazione garantita dalla Costituzione, è costantemente in pericolo.
Il Movimento Agende Rosse è da sempre riconoscente ai giornalisti che svolgono con serietà e dedizione il loro lavoro. E’ grazie a loro che abbiamo la possibilità di conoscere, farci un opinione e scegliere da che parte stare. Esprimiamo gratitudine e vicinanza a Giovanni Taormina e Floriana Bulfon augurandoci che le Forze dell’Ordine assicurino alla giustizia gli autori e gli eventuali mandanti di questi vili atti intimidatori affinché i due giornalisti possano continuare il loro lavoro di informazione a beneficio di tutti i cittadini.