L’Associazione per il buongoverno in Civibank si riunisce lunedì prossimo per discutere la gestione della Banca Popolare di Cividale
Fibrillazioni bancarie in Friuli. Lunedì prossimo 25 marzo 2019, alle ore 18 presso il Ristorante –Albergo “La di Moret” in Udine, l’Associazione per il buongoverno in Civibank, costituita allo scopo di informare i soci sulla gestione della Banca, organizza un incontro rivolto ai soci della Banca Popolare di Cividale per affrontare alcune questioni legate alla prossima assemblea annuale di bilancio, prevista per il mese di aprile ed in particolare sul valore delle azioni precipitato a euro 7,20 oltre che sulla annunciata proposta di aumento del capitale sociale fino ad un importo massimo di 65 milioni di euro.
“Si tratta – afferma il presidente dell’Associazione Renzo Marinig – di notizie emerse da un comunicato stampa di Civibank in occasione della presentazione dei dati di bilancio 2018 dal quale peraltro si evince che il piano strategico prevede una espansione nel vicino Veneto senza peraltro dare informazioni sui possibili risultati di tale scelta. Avevamo sollecitato e auspicato che la Presidente e i Consiglieri di amministrazione si sentissero in dovere di informare i soci su tali importanti decisioni prima dell’Assemblea di aprile per dar modo agli stessi di valutare e votare in modo consapevole l’aumento di capitale. Alla nostra proposta non vi è stata risposta della banca e i soci, ancora una volta in modo poco trasparente, saranno chiamati ad esprimersi su decisioni che potrebbero modificare profondamente l’essenza stessa della banca”.
“Ci si chiede – prosegue Marinig – se la proposta di aumento di capitale serva a finanziare un piano strategico, che risulta peraltro sconosciuto, o se piuttosto serva a sostenere un piano di salvataggio constatata la forte riduzione del patrimonio netto, visto che nell’esercizio 2018 è passato da 301 milioni a 274 milioni a seguito di svalutazione dei titoli con una perdita secca di 27 milioni di euro, a fronte dei 2 milioni di utile netto di facciata!”
“Che ruolo gioca – chiede Vincenzo Durì, membro dell’Associazione – il possibile coinvolgimento delle società veneta Banca Finanziaria Internazionale (FININT) nell’aumento del capitale sociale? Ci si affida forse ad un percorso di supporto finanziario che potrebbe portare Banca di Cividale nel medesimo percorso di Veneto Banca? Sarebbe invece opportuno capire, e non nella affrettata discussione di assemblea, dove la parte preminente è lasciata agli adempimenti statutari quali approvazione del bilancio e nomine dei consiglieri di amministrazione, se dal piano strategico possano emergere reali opportunità per rivedere l’attuale valore delle nostre azioni. Sono inoltre state valutate possibili alternative come l’aggregazione tra Banche Popolari non quotate sulla linea già adottata dalle banche di credito cooperativo. La proposta del Governatore di Bankitalia Visco – continua – a noi sembrerebbe ragionevole, perché i vertici di Civibank stanno respingendo tale opportunità? Per poter essere banca del territorio? Ma questo va in contraddizione con la ventilata espansione extraregionale!”
L’incontro sarà coordinato da esperti del settore finanziario e bancario per “essere preparati alla partecipazione all’assemblea – spiega Durì – e per poter votare consapevoli delle scelte che ci attendono al fine di evitare ai soci di dover ricorrere fra qualche anno a tutele legali. Auspichiamo una larga partecipazione di soci alla nostra iniziativa per un voto consapevole in assemblea e per tutelare il futuro della banca e il valore delle azioni”.