Legacoopsociali Fvg e Confcooperative Federsolidarietà sulla gestione dei nidi comunali di Udine
«Cogliamo con favore le azioni intraprese dal Comune di Udine che evidenziano lo sforzo dell’amministrazione nel garantire posti nido sufficienti per tutte le domande, orari di servizio in linea con le richieste delle famiglie, per conciliare al meglio il tempo tra famiglia e lavoro, con una estensione delle possibilità educative per la fascia 0-3 anni». Così Paolo Felice, presidente Legacoopsociali Fvg, e Luca Fontana, presidente di Confcooperative Federsolidarietà, in merito alla gestione dei nidi comunali del capoluogo friulano.
«Le politiche di welfare – proseguono i due presidenti in una nota congiunta – devono essere coerenti con la complessità delle nostre società, e devono anche anticipare quelle che sono le tendenze degli anni a venire; pertanto, l’obiettivo di ridurre il più possibile le liste d’attesa per il servizio pubblico e di rendere la città maggiormente attrattiva per le famiglie trova il sistema cooperativo pienamente concorde».
Legacoopsociali e Confcooperative Federsolidarietà tengono a confermare inoltre «l’alto indice di gradimento dei servizi per infanzia gestiti dalle cooperative sociali nei nidi del Comune di Udine», che secondo le due associazioni «sono un ottimo esempio di come il partenariato con il privato sociale rappresenti un’esemplare modalità di co-gestione dei servizi pubblici essenziali».
Felice e Fontana sottolineano inoltre come il mondo della cooperazione stia gestendo «con alti indici di gradimento – scrivono –, anche la ristorazione scolastica comunale, dando prova della capacità del sistema cooperativo di garantire qualità dei servizi a 360 gradi».
Da ultimo una riflessione su «l’importanza del ruolo del privato sociale e delle imprese sociali, nella nostra regione e, in particolare, nel territorio udinese. Una cooperazione sociale – concludono Felice e Fontana – che sa valorizzare il lavoro di cura, garantendo la presenza di un sistema educativo qualificato e riconosciuto dal punto di vista economico visto che è stato recentemente siglato il rinnovo del Ccnl che prevede un incremento del 15% delle retribuzioni».
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