Libertà (di stampa), democrazia & Pluralismo oggi al centro della discussione in un evento aperto al Centro Balducci di Zugliano
La democrazia è il pluralismo che la deve accompagnare per stabilizzarne il valore, non può essere mai data per scontata, come i tanti traguardi raggiunti dalla civiltà, non può essere piegata alla realizzazione e al mantenimento del potere di pochi, sia esso nel primato della politica o peggio in quello della finanza e del capitale. In sostanza per sua natura la democrazia non può essere risultato dato per acquisito in modo definitivo. Potrà sembrare banale dirlo, ma la libertà di stampa è importantissima per la democrazia. La circolazione delle idee e il pluralismo sono un bene insopprimibile anche perché la democrazia è un regime politico per sua natura meravigliosamente instabile e precario. Per questo vale la pena fortificarla e difenderla giorno per giorno partendo dai pericoli per la libertà di stampa ed opinione sempre di più sotto attacco da varie forme di censura e intimidazioni ai giornalisti e più in generale alla circolazione delle idee e della cultura. La censura che si può manifestare in varie forme, ci ricorda la Treccani si perpetua come “azione rivolta a reprimere la libera espressione e circolazione delle idee” fatto che diventa ancora più grave quando ad operarla sono soggetti che dovrebbero garantirla, quella democratica libera espressione e circolazione delle idee. Querele e diffide preventive ai giornalisti (e non solo) sono ormai la prassi da parte di chi detiene i poteri e non vuole si disturbino i manovratori. Ma non solo, il fenomeno di tentare di addomesticare la stampa passa oggi, forse più che in passato, attraverso l’acquisizione diretta delle realtà editoriali da parte di portatori di interessi non sempre trasparenti. Oggi purtroppo, sempre di più, possiamo affermare che “mala tempora currunt” e le varie forme di censura e le intimidazioni ai giornalisti e più in generale alla circolazione delle idee e della cultura sono diventate una preoccupante costante. La censura ci ricorda la Treccani si perpetua come “azione rivolta a reprimere la libera espressione e circolazione delle idee” fatto che diventa ancora più grave quando ad operarla sono soggetti che dovrebbero garantirla, quella democratica libera espressione e circolazione delle idee. Querele e diffide preventive ai giornalisti (e non solo) sono ormai la prassi da parte di chi detiene i poteri e non vuole si disturbino i manovratori. Ma non solo, il fenomeno di addomesticare la stampa passa oggi, forse più che in passato, attraverso l’acquisizione diretta delle realtà editoriali da parte di portatori di interessi non sempre trasparenti. Aggiungiamo a questi, i nuovi pericoli che arrivano, dalla falsa libertà che molti pensano esista utilizzando i social e la cosiddetta Intelligenza Artificiale, attraverso la quale, già alcuni editori, pensano e sognano di risolvere il “problema” dell’autonomia di giudizio di chi scrive. ‘Intelligenza Artificiale, che è esattamente come una mungitrice che preleva asetticamente il latte, non ragiona, non esprime opinioni, non ha rivendicazioni salariali, ma soprattutto obbedisce automaticamente a chi l’ha comprata e ne spinge bottoni. Ed invece l’autonomia dei giornalisti, anche dal proprio editore, pur nei margini del buon senso e del dialogo che deve essere sempre faro nei comportamenti, è importantissima per la democrazia ne è garanzia insostituibile. Di tutto questo vogliamo iniziare a ragionare prima che sia troppo tardi per indignarsi e reagire. Si discuterà di tutto questo nel corso dell’incontro che si svolgerà Lunedì 09 Ottobre ore 17,30 presso il Centro Balducci di Zugliano. Ne parleranno fra gli altri: Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21. Andrea Castiglione, Avv. Penalista
Giampaolo Carbonetto giornalista, Carlo Muscatello presidente di Assostampa Fvg, Federico Pirone, assessore comunale alla cultura del comune di Udine. Hanno garantito la loro presenza consiglieri regionali ed esponenti di comitati e dell’associazionismo . Coordinerà l’incontro il nostro Direttore Fabio Folisi. L’evento è organizzato dall’Associazione culturale “Il Quotidiano Nuovo” editore incaricato di FriuliSera.