L’UNICEF e la Commissione Europea rafforzano la collaborazione a favore di minori rifugiati e migranti in Italia
L’UNICEF e la Direzione generale della Migrazione e degli affari interni (HOME) della Commissione Europea lanciano oggi “PROTECT”, il progetto finalizzato a rafforzare gli interventi di protezione e inclusione a favore di oltre 20 mila bambine/i, adolescenti, giovani e donne rifugiati/e e migranti in Italia. Nel 2022 sono stati oltre 100 mila i rifugiati e migranti arrivati in Italia via mare, tra cui oltre 13 mila minori stranieri non accompagnati. Si stima siano stati invece oltre 8000 i rifugiati e migranti – per lo più provenienti dalle zone di conflitto del Medioriente e dell’Asia meridionale – che hanno raggiunto il Paese attraverso il confine nordorientale. A questi numeri si aggiungono gli oltre 170 mila rifugiati ucraini arrivati in Italia, in fuga dalla guerra. I contesti di deprivazione e violenza nei contesti di origine, i viaggi faticosi, uniti all’incertezza e alle difficoltà di un transito prolungato, riducono la capacità di recupero e minano la sicurezza e la salute fisica e mentale delle persone in movimento. Anche una volta arrivati, bambine, bambini, adolescenti e donne, rimangono tra le categorie più esposte al rischio di discriminazione, sfruttamento e violenza – inclusa quella di genere. Con il piano, della durata di due anni, l’UNICEF e la Commissione Europea – in collaborazione con le autorità nazionali e locali – mirano a rafforzare la capacità del sistema di accoglienza italiano nel garantire protezione e inclusione ai minorenni, giovani e donne. Una parte dell’intervento sarà focalizzata su interventi di protezione in emergenza attraverso l’identificazione di casi a rischio, primo soccorso psicologico, rinvio a servizi specializzati inclusa la risposta alla violenza di genere e il supporto psicosociale. Saranno inoltre rafforzate le competenze degli operatori coinvolti in queste fasi. Un’altra parte dell’intervento riguarderà il potenziamento delle soluzioni di accoglienza su base familiare e comunitaria, come l’affido familiare per minori stranieri non accompagnati. Sarà inoltra rafforzato il sistema di tutela volontaria, introdotto dalla legge 47/2017, attraverso servizi di supporto ai tutori stessi in coordinamento con le autorità rilevanti a Palermo, Catania e Reggio Calabria. Attraverso la collaborazione con i partner sul territorio, minorenni stranieri non accompagnati e giovani, in particolar modo adolescenti vicini alla maggiore età e neomaggiorenni, avranno inoltre accesso a opportunità di sviluppo delle competenze e orientamento al lavoro. Con la piattaforma U-Report On The Move di UNICEF sarà infine garantita la condivisione di informazioni rilevanti circa i propri diritti e i servizi disponibili, nonché l’accesso a un servizio di supporto legale e psico-sociale integrato. Attraverso un sistema di sondaggi verrà garantita inoltre la partecipazione e l’ascolto di adolescenti e giovani migranti e rifugiati nelle questioni che li riguardano. “Come stabilito dalla Convenzione per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, tutte le bambine e tutti i bambini hanno diritto alla protezione, all’ascolto, all’educazione e a una serie di diritti che spesso sono compromessi nei percorsi di migrazione – afferma Sarah Martelli, Coordinatrice a.i. della risposta UNICEF in Italia a favore di bambine/i e adolescenti rifugiati e migranti – La partnership tra l’UNICEF e la Commissione Europea ci permetterà di rafforzare le capacità del sistema nazionale di risposta all’emergenza, per far sì che questi diritti siano rispettati”. “Questo progetto lanciato è un modo concreto per sostenere chi ha bisogno, in particolare i bambini, gli adolescenti e le donne rifugiati e migranti. L’UE è impegnata a proteggere i più vulnerabili”, ha dichiarato Michael Shotter, Direttore per la Migrazione e l’Asilo, DG Migrazione e Affari interni (HOME), Commissione europea.” L’azione conta di raggiungere oltre 20.000 minorenni, giovani e donne con interventi di protezione e inclusione, oltre 10.000 attraverso informative. Saranno formati infine oltre 5000 operatori sui temi della tutela, protezione e benessere psico-sociale. L’azione sarà portata avanti attraverso la collaborazione con le Organizzazioni partner Centro Penc, CNCA, Don Bosco, Intersos, Junior Achievement Italia e Save the Children. Il progetto è finanziato dalla Commissione europea attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI).