M5s Fvg: “Autunno in controluce, Regione attivi tutti gli strumenti per affrontare crisi lavoro e economia. Preoccupa settore agroalimentare se salta accordo ‘Via della seta’”

“Dopo l’ultimo assestamento di bilancio Fedriga ci dica se la Regione ha attivato tutti gli strumenti per affrontare la situazione non proprio rassicurante attinente il mondo del lavoro, in vista di un autunno che si presenta, a detta di sindacati e associazioni di categoria, sognificatamente pesante sotto il punto di vista occupazionale, salariale e produttivo”.

Lo chiede il capogruppo in Regione del MoVimento 5 Stelle Maria Rosaria Capozzi alla luce dei dati forniti da sindacati, associazioni di categoria e centri studi delle piccole medie imprese. che presentano un quadro di sostanziale negatività sotto molti aspetti, per l’intero comparto del lavoro, in una regione che ha perso il ruolo di locomotiva del Nordest, a tutt’oggi appannaggio di Emilia-Romagna-Lombardia-Veneto.

“Ci preoccupano i dati di sviluppo del Pil che mettono, secondo la Cgia di Mestre, il Friuli Venezia Giulia al settimo posto in classifica, con la provincia di Gorizia addirittura maglia nera nazionale, lontano dagli indici di crescita di altre regioni. Anche il livello occupazionale non rassicura, da anni vede crescere il numero di lavoratori ma non dei contratti a tempo indeterminato”.

“I segnali d’allarme sono vari e investono non solo il settore manifatturiero, con le crisi in atto di grandi gruppi industriali e le possibili delocalizzazioni, con gravi ripercussioni per il nostro modello economico basato sulle p.m.i. che fanno parte del loro indotto, ma anche il commercio, già in ginocchio per l’inflazione, che subirà un ulteriore calo dei consumi per il taglio al reddito di cittadinanza. Inoltre il settore agricolo già piegato dal maltempo vede all’orizzonte il possibile aumento dei dazi su un’importante mercato come quello cinese qualora il governo Meloni chiuda i rapporti con Pechino. Un danno per il Friuli Venezia Giulia, che vedrebbe diminuire l’esportazione dei nostri prodotti d’eccellenza, come già successo per il vino australiano”.