Montagna e imprenditorialità, nuovo master Ateneo Udine
Contribuire a creare nuova imprenditorialità in montagna per la rigenerazione delle “terre alte” del Friuli Venezia Giulia valorizzando i territori e promuovendo la partecipazione delle comunità locali. Sono gli obiettivi del nuovo master di primo livello in “Innovazione dei sistemi agrosilvopastorali della montagna. Imprese e territori” attivato dall’Università di Udine. Venti i posti a disposizione per i quali c’è tempo fino al 31 gennaio per iscriversi, purché in possesso di almeno una laurea triennale. Il master, diretto da Ivana Bassi, è organizzato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali. Le lezioni inizieranno il 16 febbraio 2024. Maggiori informazioni sono disponibili online alla pagina web www.uniud.it/mastermontagna.
Nuove imprese e territori in montagna – In particolare, il master punta a incentivare la nascita di imprese, o innovare le esistenti, nei settori dell’agroalimentare (produttivo e trasformativo), zootecnico e della filiera del legno. L’approccio formativo sarà rivolto alla diversificazione, alla valorizzazione delle specificità locali e alla capacità di coniugare tradizione e innovazione per offrire un paniere di prodotti e servizi unico, tipico e di qualità. Il master intende anche contribuire a rinnovare le relazioni uomo-natura per generare processi di nuova territorializzazione, rafforzare la vitalità delle comunità locali e migliorare l’attrattività delle “terre alte” a fini insediativi, produttivi e turistici.
I partner – L’iniziativa formativa è sostenuta dalle sei comunità di montagna della regione: Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio; Prealpi friulane orientali; Carnia; Canal del Ferro e Valcanale; Gemonese; Natisone e Torre. Inoltre, dal Consorzio dei comuni del bacino imbrifero montano (Bim) Tagliamento, Carnia Industrial Park, Confcooperative e Legacoop del Friuli Venezia Giulia. Vasta è anche la rete dei collaboratori che annovera i Gal Montagna Leader, Euroleader, Open Leader e Torre Natisone; i due parchi regionali delle Dolomiti Friulane e delle Prealpi Giulie; il Consorzio boschi carnici e Legno servizi; il Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi e Cipra; Club Arc Alpin e Cai, sede centrale e delegazione del Friuli Venezia Giulia.
Le caratteristiche e i contenuti – Il corso prevede 304 ore di didattica, in presenza e online, e 300 ore di tirocinio in aziende ed enti del territorio montano. Cinque i moduli formativi: ecosistemi montani (vegetazione, fauna, entomologia, geologia, idrologia, cambiamenti climatici, legislazione ambientale e forestale); filiere produttive (produzioni vegetali, filiera legno, produzioni zootecniche, trasformazioni alimentari, legislazione alimentare); imprese e network (creazione e innovazione d’impresa, network imprenditoriali, turismo e altre economie montane); territorio e governance (rigenerazione territoriale, processi partecipativi, politiche per la montagna, gestioni collettive); progettazione e comunicazione (business plan, strumenti per la co-progettazione territoriale, Gis, group facilitation).
Le agevolazioni – Le spese di iscrizione possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi e danno diritto a una detrazione del 19 per cento. Inoltre, i dipendenti possono chiedere al datore di lavoro il permesso per 150 ore di diritto allo studio per la propria formazione.