Mostra fotografico- documentale a Gemona “Il mio sguardo sulle montagne – Ezio Ferrante”
Sabato 23 marzo alle ore 17.30, con la prolusione di Luciano Santin, verrà inaugurata una mostra fotografico-documentale con 44 grandi immagini provenienti dall’archivio familiare di Ezio Ferrante, gemonese del 1893, già socio della Società alpina friulana e socio vitalizio del Touring club italiano. La mostra ospitata in Sale D’Aronco di Palazzo Elti in via Bini a Gemona del Friuli resterà aperta fino al 19 maggio 2019 con orari di apertura dal martedì alla domenica: 10.00-12.30 / 14.30-18.00.
Grazie alla disponibilità del figlio Antonio che ha messo a disposizione i materiali, si potrà intraprendere un percorso che porterà il visitatore in quattro sale per percepire il modo di vivere e il fascino della montagna nei primi decenni del Novecento.
Il viaggio parte dalle Dolomiti per giungere fino in Engadina passando per il Monte Bianco e il Monte Rosa; e poi la volta delle montagne friulane dalla catena del Mangart fino al Campanile di Val Montanaia. Si apre poi uno spiraglio sui viaggi fatti nel 1924 e nel 1927 dove troviamo ad esempio immagini di Gerusalemme e Istanbul. Il percorso si chiude con una infilata delle montagne del Gemonese.
L’amministrazione comunale di Gemona del Friuli, con il patrocinio della locale sezione del CAI, ha fortemente voluto questa mostra; l’Assessore alla cultura Flavia Virilli colpita dal flusso visivo delle immagini, così commenta: Quel occhio sulle montagne che Ezio Ferrante ha posto dietro all’obiettivo della sua macchina fotografica è lo sguardo privilegiato di chi ha visitato luoghi straordinari testimoniandone la mutevolezza e, al contempo, fissandone l’essenza. Egli è stato il testimone di un’epoca ormai lontana, che ha consegnato ai posteri gli stessi luoghi ma di cui oggi siamo in grado di percepirne i cambiamenti, di coglierne lo spessore fatto di storie e genti che li hanno a loro volta attraversati e osservati. Questa mostra offre al visitatore la possibilità di interrogarsi su un secolo di storia, comprendendo sì le trasformazioni irreversibili ma rafforzando anche il legame con un passato che, grazie a quello sguardo, appare intimamente vicino”.
Durante il periodo dell’esposizione, venerdì 12 aprile, è previsto un incontro con la storica di professione e scrittrice appassionata di montagna Daniela Durissini che interverrà sul tema dell’alpinismo esplorativo al femminile.