Mountain School. Archeologia in Carnia e nel Tarvisiano
Entrerà nel vivo venerdì 26 maggio, a Tolmezzo, la settima edizione della Dolomiti Mountain School. La Sala convegni della Comunità di Montagna della Carnia, in via Carnia Libera 1944, numero 29, ospiterà, dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 14 alle 18, la sessione intitolata “Sulle tracce montane dei nostri antenati”, sottotitolata “Un passato tutto da scoprire con l’archeologia”.
Molti pensano che la montagna sia stata frequentata e abitata soltanto in tempi relativamente vicini, mentre in realtà è stata teatro di passaggio, traffici, vicende di vario tipo, che hanno finito per influire anche sul paesaggio, spesso in maniera quasi dimenticata e talvolta sorprendente, fin dalla preistoria.
Nella mattinata, dopo i saluti istituzionali di Pierpaolo Zanchetta per la Regione, di Ermes De Crignis per la Comunità di Montagna e di Mara Nemela per la Fondazione Dolomiti UNESCO, Gianpaolo Carbonetto, coordinatore della scuola, illustrerà il programma della giornata che poi comincerà con un intervento di Gloria Vannacci Lunazzi, archeologa, su “La rinascita dell’archeologia in Carnia”.
Poi sarà il turno di Andrea Pessina, soprintendente di Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia che parlerà di “Preistoria sulle vette. Ricerche sulla più antica presenza umana nelle montagne friulane”. Seguirà l’archeologo Roberto Micheli che approfondirà le “Modalità di sfruttamento delle risorse nelle terre alte delle Alpi orientali tra Neolitico ed età del Ferro”. La mattinata si concluderà con Stefano Magnani, dell’Università di Udine, che analizzerà “Viabilità e comunicazioni nell’area alpina orientale in epoca romana”.
La sessione pomeridiana comincerà con Federico Bernardini, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con un intervento su “Vedere oltre la vegetazione: telerilevamento laser per lo studio del paesaggio”. Seguirà Eliano Concina, del Segretariato regionale del Ministero della cultura per il Friuli Venezia Giulia che illustrerà “La carta archeologica della Carnia: due vallate a confronto”. Si proseguirà con l’archeologo Fabio Sartori che parlerà di “Controllo e difesa nelle Dolomiti friulane a Forni di Sopra. Il castello di Sacuidic e il castrum di Cuol di Ciastiel”.
Poi, avvicinandoci a tempi più recenti, il geologo Roberto Zucchini si soffermerà su “Le antiche miniere: luoghi, storie e manufatti”. E, infine, Franco Nicolis, direttore dell’Ufficio Beni archeologici della provincia di Trento analizzerà “L’archeologia della Grande Guerra tra spazi della storia e tempi della memoria” che anche nella nostra regione ha profonde tracce.
La partecipazione è gratuita. È richiesta l’iscrizione al link bit.ly/Iscrizioni_26_maggio_