Oggi “Italian Jobs” sul palco a Pordenone per “La Scena delle Donne”

Continua oggi 12 novembre la XVIII edizione del festival “La Scena delle donne”, organizzata dalla Compagnia di Arti e Mestieri, diretta da Bruna Braidotti, e sostenuta da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli, in collaborazione con il centro antiviolenza Voce Donna Onlus Pordenone. Partono, nel mese di novembre, gli eventi che la Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone dedica alla lotta contro la violenza sulle donne.

All’Auditorium Concordia a Pordenone arriva la compagnia teatrale Laboratori Permanenti per andare in scena, alle 20.45, con “Italian Jobs – La Classe Operaia se ne va dal Paradiso” di e con Debora Mattiello, per la regia di Caterina Casini. Lo spettacolo, di fresca produzione, ha debuttato in Toscana al “Terre in Festival 2022” e si prepara ad essere accolto per la prima volta dal pubblico friulano.

 

«Se non un destino, c’è almeno un corpo del quale io possa ancora disporre?». Sono state queste le ultime parole pronunciate da una donna, improvvisamente licenziata, prima di darsi fuoco davanti agli uffici INPS di Torino nel 2017: il sacrificio atto a denunciare, rivolgendosi alla comunità, la violenza di una discriminazione subita. L’esibizione pubblica del proprio corpo divorato dalle fiamme appare come una forma di denuncia dettata dalla volontà di farsi ascoltare.

Lo spettacolo “Italian Jobs” della compagnia Laboratori Permanenti evidenzia la disparità di genere che sottende la violenza sulle donne nel mondo del lavoro, muovendosi all’interno di una inchiesta personale sul territorio della Toscana che affronta le nuove forme professionali imposte dal mercato contemporaneo, precarie quanto efficienti, fragili quanto produttive. È proprio questo mondo intriso di fragilità ad essere raccontato dalle lavoratrici e dai lavoratori affinché le storie donate possano salire su un palcoscenico e risuonare: la scrittura del testo è infatti sostenuta da episodi, statistiche, studi, interviste, per uno spettacolo sulle donne ancora vittime di una mentalità sessista che inficia la loro immagine e credibilità contribuendo alla loro condizione subalterna, nel mondo del lavoro e non solo.