Passaggio di mano al vertice di Aci Fvg fra il presidente di Legacoop Fvg Livio Nanino e quello di Confcooperative Daniele Castagnaviz
Il coordinamento regionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (Aci), costituita dalle tre storiche centrali cooperative Legacoop, Confcooperative e AGCI, si è riunito a Trieste per la sua Assemblea che ha eletto Daniele Castagnaviz – dal 2020 presidente di Confcooperative FVG – quale nuovo portavoce regionale unitario dell’ACI. Castagnaviz guiderà quindi per un anno il coordinamento, nato per dare rappresentanza unitaria alle tre principali organizzazioni cooperativistiche che, in Friuli VG, associano 752 cooperative con 324 mila soci e 33 mila addetti. Passaggio di mano ciclico come previsto dagli accordi. Castagnaviz riceve quindi il testimone da Livio Nanino, presidente di Legacoop FVG, che ha aperto l’Assemblea svoltasi alla presenza del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. Nanino, nella sua introduzione, ha ricordato che «in Aci ci accomunano i valori della cooperazione, mentre le diverse esperienze (o storie, se preferiamo) sono ricchezze da condividere. È una scelta strategica, consapevoli delle resistenze che accompagnano inevitabilmente ogni cambiamento, ma convinti che nella concretezza del lavoro che contraddistingue le nostre associate prima ancora delle associazioni, troveremo facilmente gli interessi che ci faranno andare avanti. Alla Regione ricordiamo che tra i temi che accendono il dibattito c’è quello sugli appalti pubblici, in particolare nei servizi ad alta intensità di manodopera, che riguarda il riconoscimento da parte delle stazioni appaltanti dell’adeguamento dei corrispettivi in presenza di rinnovi dei CCNL. Sulla questione, come spesso accade, si spendono solo dichiarazioni di principio. Di fatto appare curioso che la stazione appaltante pretenda, da una parte, che il numero degli occupati sia stabile e corrispondente a quanto dichiarato in gara, mentre dall’altra non riconosce la possibilità che si possa correttamente incrementare la loro retribuzione, come per ogni altro lavoratore di questo Paese. Il risultato è ancora una volta favorire i furbi o meglio gli spregiudicati, che finiranno per far ricadere sui lavoratori e sulla qualità del servizio il costo della competitività. Basti pensare al caso mense scolastiche esploso a Udine, dove a intervenire per togliere le castagne dal fuoco è stata una cooperativa. Il fenomeno nell’insieme sta assumendo sempre più dimensioni preoccupanti, a discapito di quelle imprese che intendono competere senza compromessi sulla legalità. È evidente che ACI è parte attiva nel contrasto all’illegalità, qualsiasi forma essa assuma. Lo è a livello nazionale, a partire dalla raccolta di oltre 100.000 firme per promuovere una legge di contrasto; lo è sul piano regionale, con l’attività di vigilanza la cui efficacia è testimoniata dai numeri». Va detto che il valore della produzione complessivo delle cooperative in Fvg è di 2,3 miliardi di euro. Nella cooperazione regionale, diffusa in tutti i settori produttivi, fondamentale il ruolo del Credito Cooperativo (le 9 BCC, afferenti ai due gruppi Iccrea e Cassa Centrale Banca, annoverano più di 75 mila soci) e della cooperazione di consumo (650 milioni di fatturato con oltre 200 mila soci). Importante anche il ruolo della cooperazione agroalimentare e della pesca (617 milioni di euro, con oltre 13 mila soci agricoltori e pescatori associati alle 170 cooperative del comparto), del settore produzione, lavoro e servizi (613 milioni per 215 cooperative) e della cooperazione sociale la quale, con 202 cooperative, impiega ben 12.864 addetti. Crescente, infine, il ruolo del settore cultura-turismo (oggi 91 cooperative per 40 milioni di valore della produzione) e del settore sanità e mutue. «Assumo la guida dell’ACI regionale in continuità con chi mi ha preceduto – è stato il commento di Castagnaviz a margine dell’assemblea -. La collaborazione fra le nostre Associazioni è un esempio virtuoso di “fare squadra”. La priorità? L’approvazione della legge sulle cooperative di comunità, che vorremmo arrivasse entro la fine di questa legislatura regionale, e l’istituzione di un vero “Assessorato alla cooperazione” per gli aspetti più specifici delle nostre imprese. Dovrebbe essere ormai evidente l’importante ruolo che l’economia cooperativa può dare in chiave di sostenibilità economica e sociale». Nel suo intervento il presidente della regione Fvg Massimiliano Fedriga dopo aver augurato buon lavoro al nuovo coordinatore dell’Aci per l’importante incarico auspicando un ulteriore rafforzamento della collaborazione con la Regione per la quale la cooperazione rappresenta un grande valore aggiunto per l’intero Friuli Venezia Giulia è entrato nel merito di alcuni temi. “ I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze e le Regioni si stanno confrontando con il Governo per ottenere la garanzia che le attività economiche possano rimanere aperte, per coloro che hanno il Green pass, anche nel caso di passaggio in zona gialla o arancione. L’auspicio è che, oltre alle istituzioni, anche tutte le attività economiche, tra cui le cooperative, spronino i propri lavoratori ad immunizzarsi attraverso un’azione di sensibilizzazione, informazione e contrasto delle fake news evitando contrapposizioni ideologiche e favorendo la coesione sociale”. Toccando svariati temi, anche sulla base delle sollecitazioni giunte dai rappresentanti del mondo della cooperazione regionale, il presidente ha rimarcato la necessità di sfruttare nel modo corretto le risorse derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per favorire un rilancio strutturale dell’economia, anche attraverso un processo di semplificazione degli iter amministrativi, e assicurato l’interesse della Giunta per la definizione della nuova legge regionale sulla cooperazione.