Patto per l’Autonomia-Civica FVG: “Ciclovia per Grado, serve il ponte sull’Isonzo”
Con una interrogazione, condivisa anche dai colleghi del mio gruppo Enrico Bullian e Giulia Massolino, ho chiesto alla Giunta qual è lo stato dell’arte del ponte ciclabile sul fiume Isonzo lungo il tracciato della ciclovia FVG 2 che passa per Grado. Così Marco PuttoConsigliere regionale Patto per l’Autonomia-Civica FVG. L’itinerario, che rientra nella rete Adriabike, collega Kranjska Gora con Ravenna passando per Koper, Trieste, Venezia e Padova attraversando suggestivi scorci naturali delle Alpi Giulie, dell’Altopiano del Carso, delle lagune e del delta del Po. I corsi d’acqua sono il filo conduttore di questa ciclovia. Proprio in corrispondenza del fiume Isonzo verso Grado, si evidenzia il concreto pericolo dell’interferenza della pista con la SP 19 (via Monfalcone – via Grado): oltre ad allungare significativamente ed inutilmente il percorso, lo rende meno fruibile nonché più pericoloso per la circolazione delle biciclette, spostando considerevolmente la ciclovia da un contesto paesaggistico di gran pregio a quello più urbano. La realizzazione del ponte ciclabile è da considerarsi una infrastruttura necessaria ed urgente per contrastare gli incidenti stradali che coinvolgono ciclisti (purtroppo frequenti in questi tratti), consentendo di trasferire il traffico delle biciclette dal parcheggio della riserva della Cona all’altro tratto del fiume Isonzo direttamente su una via già collegato da piste, consentendo così l’arrivo a Grado in tutta sicurezza.