Pellegrino (AVS): obbligo morale fermare il clima di xenofobia, razzismo e ostilità di ispirazione chiaramente neofascista a Pordenone

Fermare il crescente clima di xenofobia, razzismo e ostilità di ispirazione chiaramente neofascista a Pordenone è un obbligo costituzionale.
“Ho presentato un’interrogazione a risposta orale per sapere come la Giunta regionale intende procedere, dopo le azioni e le dichiarazioni di Forza Nuova a Pordenone, per fermare il crescente clima di xenofobia, razzismo e ostilità di ispirazione chiaramente neofascista.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, a seguito degli eventi accaduti a Pordenone qualche settimana fa, che prosegue “Il 23 agosto scorso Forza Nuova ha organizzato a Pordenone una ronda, a suo dire, per la sicurezza, cui un gruppo di cittadine e cittadini antifascisti della città ha inteso opporsi in modo non violento. Successivamente a questo atto, che reputo molto grave per la sicurezza e la libertà personale di ogni cittadino, i rappresentanti dell’organizzazione neofascista hanno annunciato che ripeteranno i presìdi a fini securitari a Pordenone, annunciando, tramite la sua responsabile regionale, l’apertura di una sede nel capoluogo e l’organizzazione di cosiddetti ‘gazebo antidegrado’ in città con lo scopo, riportato dalla stampa, di interloquire con le persone sul rischio di un futuro in stile banlieue francesi a causa delle politiche globaliste, dell’immigrazione incontrollata e di provvedimenti come lo ius scholae. Di contro – prosegue la Vice Presidente del Gruppo Misto – la folla che ha partecipato alla manifestazione in città nei giorni successivi e la quantità di sigle della politica, dell’associazionismo, dei comitati e delle comunità che sono intervenute da tutta la Regione a sostenere la difesa della democrazia contro il fascismo, razzismo e odio sociale hanno ribadito la volontà, corrispondente ai precetti costituzionali, di rendere la nostra comunità regionale sempre più coesa, solidale e inclusiva nel rispetto dei diritti e della sicurezza di chiunque. Questo crescente e fomentato clima di xenofobia, ostilità e razzismo propugnato da un gruppo di matrice neofascista – incalza Pellegrino – rischia di trasferirsi e amplificarsi sul piano sociale e politico, partendo da Pordenone, città fra le più sicure d’Italia, e dilagando in tutta la Regione. Non sarà di certo il taglio di alcune siepi o le ronde volute dalla destra – conclude l’esponente di Opposizione – che ci traghetteranno verso un futuro comune di reciproco rispetto e convivenza pacifica. Voglio pensare che l’odio e la violenza non si combattono con altrettanto odio e violenza, ma con azioni di inclusione, solidarietà, formazione e bellezza, ma questi sono termini ben lontani dalla cultura di certa destra.”