Privatizzazione reparti di Pronto soccorso: la Fp-Cgil Udine chiede trasparenza e la «convocazione immediata» delle parti sociali
Annullare la determina 380/2025, e convocare immediatamente le rappresentanze sindacali territoriali e aziendali. È quanto chiede la Fp Cgil di Udine ai vertici dell’azienda sanitaria, in seguito all’approvazione, il 3 marzo scorso, della determina che apre la procedura di gara per l’affidamento ai privati della gestione dei reparti di Pronto soccorso di Palmanova, Latisana, Tolmezzo, San Daniele e di altri servizi dell’Azienda.
A darne informazione il segretario generale della Fp Udine Andrea Traunero, che esprime «profonda preoccupazione per la gestione unilaterale delle decisioni da parte dell’Asufc, la più grande azienda sanitaria della regione». Sotto accusa l’adozione di un atto approvato «senza informazione preventiva e senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali e le istituzioni del territorio, che lede i diritti contrattuali dei lavoratori della sanità e rischia di avere pesanti ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini».
Nel corso dell’incontro che è stato chiesto ai vertici Asufc – che ne hanno già confermato la convocazione, come anticipa lo stesso Traunero – la Fp illustrerà le ragioni che hanno portato alla richiesta formale di annullamento della determina. «Richiesta avanzata dopo un’attenta valutazione con i nostri uffici legali», chiarisce ancora Traunero, che rileva «la violazione del sistema di relazioni sindacali previsto dal contratto nazionale».
«In un contesto già critico per la sanità pubblica, dove la carenza di personale e le difficoltà nel reperire professionisti sanitari sono emergenze evidenti, riteniamo inaccettabile che l’Asufc proceda con scelte che impattano direttamente sul futuro dell’assistenza sanitaria senza il necessario coinvolgimento delle parti sociali», dichiara ancora il segretario provinciale della Fp-Cgil. «Un tavolo di confronto tra le parti – sostiene – è fondamentale per garantire trasparenza e tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici».
Ma la preoccupazione, come detto, riguarda anche la tenuta del sistema e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. E a rafforzarla ci sono le manifestazioni di interesse da parte dei privati per la gestione di interi ospedali, come Latisana o Spilimbergo. «La sanità pubblica – dichiara ancora Traunero – è un bene comune e le sue scelte devono essere condivise con chi quotidianamente opera per garantirne il funzionamento. Puntare sui servizi pubblici e non svendere le professionalità e il patrimonio di tutti deve essere il tema del futuro». Un appello, quello della Fp, che guarda anche all’attuazione delle misure previste dal Pnrr, a partire dal funzionamento degli Ospedali e delle Case della Comunità. «Non vorremmo che tali strutture si rivelassero scatole vuote o riempite con del personale di cui non si conosce la provenienza o con professionalità non certe, come già sta accadendo in altre regioni. È anche per scongiurare questi scenari – conclude Traunero – ». che la Fp-Cgil continuerà a battersi in ogni sede per difendere il diritto alla salute, la dignità del lavoro e la qualità dei servizi sanitari nella nostra regione».