Province poltronifici: Spitaleri (Pd) disegno di legge Pirovano elude questioni di fondo
Nella seduta odierna del Comitato ristretto “ho presentato la bozza del disegno di legge Province, che sarà formalmente depositato e sottoposto all’esame della commissione Affari costituzionali dalla prossima settimana. Il provvedimento è il frutto di un lavoro sui nove testi presentati dai diversi gruppi e nasce soprattutto dall’esigenza di rappresentanza, che emerge sempre più forte nel nostro Paese”. Lo ha dichiarato, in una nota, la senatrice Daisy Pirovano, capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali e relatrice del testo. “Oltre all’elezione diretta di Province e Città metropolitane, è prevista una delega al governo per disegnare i collegi plurinominali, che garantiscano una adeguata rappresentanza all’interno dei territori stessi, e un’ulteriore delega sulle funzioni e sul sistema di finanziamento – spiega la parlamentare -. È nostro dovere avviare un percorso che possa riavvicinare i cittadini alla politica, in un periodo di forte astensionismo: è anche grazie a questa riforma che si potrà ridare slancio alla partecipazione della cittadinanza che, oltre a votare, potrà tornare a candidarsi per ricoprire la carica di presidente o consigliere”. Non è tardata una nota di commento di Salvatore Spitaleri, membro della commissione Paritetica Stato-Fvg ed esponente del Pd: “Sulle province elettive l’assessore Roberti e la senatrice Pirovano la pensano uguale e cioè che prevedere nuove poltrone a carico dei cittadini possa incentivare la partecipazione democratica. Tant’è, si provi con una distribuzione di diretta di euro per incentivare l’attaccamento alle istituzioni dell’Unione europea”. Così polemizza Spitaleri sulla presentazione della “bozza del ddl Province, che sarà formalmente depositato e sottoposto all’esame della commissione Affari Costituzionali dalla prossima settimana”. “Come spesso accade – osserva l’esponente dem – partono dalla coda invece che dalla testa e elude le questioni di fondo: le province amministrative servono? sono utili per migliorare i servizi ai cittadini? Si possono incrementare servizi senza aumentare la spesa per la politica? Tutte domande senza risposta”. Spitaleri invita a chiedersi “se le Province servano dappertutto anche in Regioni piccole come il Friuli Venezia Giulia, o piccolissime. E perché per funzioni amministrative delegate ci sia bisogno di una elezione diretta di presidenti consigli e relative giunte. Guardando a casa nostra – aggiunge – chiediamoci perché non si pensa a strutturare ambiti di area vasta più funzionali, se serve dare una mano ai Comuni”. “E’ normale e non suscita imbarazzo che sulle province elettive ci sia nel Pd qualcuno che la pensa diversamente, semmai – puntualizza Spitaleri – suscita più perplessità che su questo punto non si sia svolta alcuna seria riflessione a livello nazionale dopo il referendum renziano”.