Province. Segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti: soluzione Fedriga è vecchia politica
“La soluzione la trova nell’armadio della vecchia politica, chi non sa dare risposte nuove ai problemi dell’organizzazione del territorio e dei servizi ai cittadini. Nei lunghi anni della presidenza Fedriga la riforma istituzionale più pesante della Regione sarebbe un tuffo nel passato e la resurrezione di enti di cui in Friuli Venezia Giulia nessuno sente più la mancanza. L’autonomia non è usata per dare soluzioni a un mondo in velocissimo cambiamento ma per ingessare al secolo scorso il sistema degli Enti locali. Nemmeno da confutare l’argomento dei costi per qualcosa che non esiste più da anni”. Lo afferma la segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti, commentando le ragioni addotte dal presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga per il ripristino delle province attraverso la revisione dello Statuto del Friuli Venezia Giulia.
Moretti (Pd), Fedriga fa propaganda mentre enti locali faticano
«Fedriga capovolge la realtà pur di portare avanti la sua propaganda sulle Province: dopo aver immobilizzato il sistema degli enti locali, aggravando le difficoltà dei Comuni, in particolare quelli più piccoli, adesso pensa di offrire una falsa soluzione con il ritorno degli enti intermedi». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti a margine dell’audizione del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, davanti alla commissione Affari costituzionali della Camera.
«Dopo che il Consiglio regionale le ha superate all’unanimità, il ritorno delle Province elettive è più frutto di propaganda che reale necessità, sentita da cittadini e imprese. È anacronistico che una regione con 1,2 milioni di abitanti, che avrebbe bisogno di un sistema snello basato su due livelli, Regione e Comuni, abbia nuovi livelli di governo elettivi. Queste, e solo queste, furono le valutazioni che si fecero al momento della loro abolizione, null’altro. Preferiremmo che si aiutassero di più i Comuni, alle prese con problemi legati al personale e per questo non più in grado di spendere i trasferimenti erogati dalla Regione, come di recente affermato anche dalla Corte dei conti».