Riccardi annuncia nuova riforma sanità: quali ulteriori tagli e sacrifici ci attendono?
La riforma della sanità regionale annunciata dall’assessore Riccardi si basa essenzialmente su ulteriori tagli agli ospedali per spostare risorse su una sanità territoriale che è però ancora tutta da inventare e sperimentare.
Questa seconda riforma targata Riccardi è una dichiarazione del “dover essere” in quanto non esiste un documento programmatico che partendo dall’analisi dei dati arriva a definire obiettivi raggiungibili e misurabili, e ne simuli e preveda l’impatto organizzativo. Del resto, non dimentichiamo che la prima riforma della sanità di Riccardi varata nel 2019 aveva ricevuto le stesse critiche di oggi, ovvero la mancanza di una seria pianificazione, e abbiamo visto come è andata a finire.
L’assessore Riccardi ha cercato di rendere plausibile questo suo nuovo progetto presentando in Consiglio regionale una lunga sequenza di dati e tabelle, ma alcune di queste, e non poche, p.es. quelle riguardanti la retribuzione dei medici e il loro numero effettivo mostrano numeri discordanti dai numeri del MEF – Ministero dell’Economia e Finanza, altre relative all’entità della spesa sono in dissonanza dai dati pubblicati dalla Corte dei Conti.
Qui la posta in gioco è altissima, poiché riguarda la vita e la salute delle persone, occorre dunque fare chiarezza e per questo l’Associazione Costituzione32 ha fatto un’analisi accurata dei dati presentati dall’assessore Riccardi, i cui risultati saranno da me illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 14 maggio alle 10.30 presso il Caffe San Marco di Trieste.
Parteciperanno diversi Consiglieri regionali, tra cui: il prof. Furio Honsell, che ha organizzato l’evento, Rosaria Capozzi, Serena Pellegrino e Simona Liguori.
Chissà se verrà anche qualche politico della maggioranza interessato a sapere come funziona realmente la sanità della nostra regione?
Walter Zalukar Associazione Costituzione 32