Rifondazione Comunista Pordenone e FVG sui fatti di Vivaro

L’ incidente di Vivaro dimostra l’assurdità del fatto che ancora oggi parti del nostro territorio debbano subire le conseguenze negative delle attività militari in una regione che troppo a lungo è stata quella con il più alto numero di servitù militari. Ad affermarlo è   una nota di Rifondazione Comunista.  “Chiediamo, prosegue il comunicato,   lo stop delle esercitazioni nel poligono Cellina-Meduna e nella zona protetta dei magredi, indennizzi ai comuni oberati dalle servitù e un piano per la dismissione dei beni militari non più utilizzati che sono un ingiustificato duplice costo sui bilanci statali e sui territori locali. Una spesa esorbitante in attrezzature costosissime, inutili e obsolete non ha alcun senso, e tanto più oggi, con l’emergenza sanitaria in corso, con la crisi economica che stiamo vivendo, è necessario riconvertire tutta la spesa militare italiana in interventi più utili ai bisogni e servizi per le persone.  E questo,prosegue la nota,  senza menzionare i danni all’ambiente e alle comunità che sono correlati all’addestrameto con l’uso, ad esempio, di materiali radioattivi che poi vengono dispersi, aviolanci su zone protette e ora anche il bombardamento di un allevamento che poteva concludersi con una tragedia. I cittadini vanno difesi e le aree protette vanno rispettate. E’ tempo di uscire dall’epoca delle servitù militari e di vietare ogni esercitazione Nato nell’area. Crediamo sia necessario riconvertire in senso civile l’intervento militare nel nostro paese e in tutta Europa, in modo totale e definitivo, e farsi promotori di concrete politiche di disarmo, pace e cooperazione tra i popoli. Chiediamo, conclude a nota,  a tutte le forze progressiste e democratiche di aprire un dibattito su questo tema.