“Salario minimo negato. La campagna del Pd non si ferma”… almeno a Trieste

Rigettando il salario minimo in Parlamento, la destra ha scelto di stare dalla parte degli sfruttatori, girando le spalle a milioni di lavoratori, senza avere il coraggio di guardarli negli occhi.
La maggioranza ha affossato la proposta di stabilire per legge anche nel nostro paese (l’unico in Europa dove, negli ultimi 30 anni, i salari reali sono diminuiti) il salario minimo di 9€ lordi l’ora. Uno schiaffo nei confronti di oltre 3,5 milioni di lavoratori che oggi in Italia percepiscono una retribuzione oraria lorda (circa 7,30-7,70€ netti) inferiore a quella soglia. Una colpevole miopia che pone il Governo Meloni e la maggioranza di destra che lo sostiene lontano dal paese reale.  Così si legge in una nota stampa che annuncia che il Partito Democratico ha  previsto che la campagna continui a Trieste. “Nei mesi precedenti il Pd  si è fatto forte sostenitore dell’iniziativa e, coerentemente con questa posizione, ha deciso di continuare la propria azione politica a sostegno del tema. Questo avviene a Trieste mentre al momento in Friuli non si hanno notizie di analoghe mobilitazioni.  Il Quarto Circolo PD Trieste, si legge nella nota,  ha deciso di riportare in piazza la questione e organizzare alcuni presidi per sensibilizzare e informare sul tema la cittadinanza, in attesa di ulteriori iniziative nazionali. I primi due appuntamenti in piazza sono per sabato 16 dicembre, dalle 10 alle 13, e sabato 16 dicembre, dalle 15 alle 18. Entrambi si svolgeranno in Largo Don Bonifacio (fontana all’inizio del Viale XX Settembre.) Per concludere, lunedì 18 dicembre, presso L’Antico Caffè San Marco, alle ore 18:30, Michele Piga (segretaria regionale CGIL) e Valentina Francescon (responsabile lavoro PD FVG) interverranno all’evento “Salario minimo negato. La Campagna non si ferma”. Moderano Sabrina Morena, vicesegretaria provinciale PD, e Federico Buttò, segretario circolo Quarto. Conclude Caterina Conti, segretaria regionale PD.