Salute Dem all’attacco: Conficoni, problemi personale non si risolvono a parole. Delli Quadri, soldi ai privati senza risultati

«Riconoscere a parole la situazione del personale del servizio sanitario regionale non aiuterà a superare le difficoltà e la disaffezione verso il sistema pubblico. Dopo aver bocciato le nostre proposte attendiamo di conoscere quali sono quelle di Riccardi e del centrodestra». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la situazione del personale del sistema sanitario regionale. «Che il dato del Fvg sia migliore di quello di altre regioni – continua Conficoni – non può essere una consolazione perché se dopo le 1.530 dimissioni volontarie registrate tra il 2020 e il 2022 l’esodo dovesse continuare il sistema già in difficoltà si avvicinerebbe al collasso. Riccardi riconosce il problema e da mesi dice che bisogna fare qualcosa, tuttavia non vediamo nulla oltre i no all’opposizione». Secondo Conficoni, «la ricetta messa in campo da Fedriga e Riccardi non è quella giusta perché cliniche e ambulatori finanziati dalla Regione assumono i dipendenti in uscita dalle aziende sanitarie, indebolendole ulteriormente. Per questo, anche in occasione della legge di Stabilità 2024 abbiamo chiesto un’inversione di rotta, a partire da un forte investimento sulle risorse umane». Tra le proposte fatte in Stabilità, continua Conficoni, «c’era il tentativo di trattenere il personale attraverso un premio fedeltà garantendo aumenti salariali a medici, infermieri e operatori che volontariamente si impegnano a restare nel servizio sanitario regionale. Questa misura, unitamente a un fondo individuale per la crescita professionale da riconoscere a chi aderisce al patto di permanenza, non sarebbe servita solo ad arginare la fuga, ma anche a essere attrattivi. Per traguardare l’obiettivo, avevamo anche chiesto di mettere a disposizione alloggi a uso foresteria e ambulatori ai professionisti provenienti da fuori. Proposte di buon senso, come quelle a favore dei medici di medicina generale, che nonostante il sostegno di alcuni ordini e sindacati sono state purtroppo cassate, registrando l’ennesima chiusura sulla sanità pubblica a vantaggio del sistema privato». Rincara la dose il responsabile Sanità del Pd Fvg Nicola Delli Quadri, dopo che la giunta regionale ha confermato i 110 milioni il budget per le strutture sanitarie accreditate del Friuli Venezia Giulia. “La Giunta Fedriga si vanta di spendere soldi, ma senza ottenere risultati. Confermano con enfasi i finanziamenti incrementali alla sanità privata, ma evitano accuratamente di dire che tali incrementi negli ultimi anni non hanno prodotto alcun risultato per quanto riguarda la riduzione delle liste di attesa, per nessuna delle prestazioni critiche già nei report di Agenas. Nonostante la difesa di principio dell’assessore Riccardi, gli unici a trarre beneficio sono gli erogatori di servizi sanitari privati,”. “Il Friuli Venezia Giulia è al 20° posto – indica l’esponente dem – fra le performance delle regioni italiane per la specialistica e per le prime visite, mentre il numero dei dipendenti del servizio sanitario regionale continua a diminuire. E allora bisogna fare il punto sulla qualità del finanziamento al privato e – spiega Delli Quadri – capire se è indistinto o se si concordano numeri e tipologia di prestazioni necessarie ai cittadini della regione, proprio per evitare loro di ricorrere a pagamenti diretti ed evitare tempi inaccettabili”. “Sono semplici aspetti di gestione del finanziamento ai privati ma che diventano drammatici per i cittadini e – conclude Delli Quadri – per fare chiarezza non sono necessarie consulenze costose ad Agenas”.