Salvaguardare l’Ospedale di Spilimbergo ed opporsi alle grandi opere inutili fanno parte della stessa battaglia: difendere la salute del territorio
Sabato scorso come comitati dello Spilimberghese abbiamo partecipato al presidio organizzato fuori dall’Ospedale di Spilimbergo contro la volontà della Giunta Regionale e Comunale di venderlo ai privati. Così in una nota congiunta i Comitati che difendono la sanità territoriale. “Questa occasione di mobilitazione, prosegue la nota, è stata resa possibile dalla componente della minoranza del consiglio comunale afferente al PD, che dopo aver ottenuto un consiglio comunale straordinario con una richiesta apposita, ha organizzato la manifestazione. L’indipendenza da qualsiasi partito od organizzazione è un principio irrinunciabile alla base dell’azione dei comitati spontanei e popolari. Questo non preclude che ci possa essere una concertazione di intenti con formazioni politiche e associazioni che si pongono lo stesso obiettivo. Per questo abbiamo aderito convintamente al presidio, pur non scontando critiche durante il nostro intervento alla posizione ambigua di un consigliere regionale che pur partecipando alla manifestazione rimane convinto sostenitore di alcuni progetti devastanti come l’autostrada Cimpello Gemona e l’inceneritore della BioMan a Maniago. La situazione nello Spilimberghese è più critica che mai: mentre numerosi Grandi Opere Inutili incombono sul territorio gli ultimi servizi pubblici sono seriamente minacciati. Tutto questo in un contesto di floridi finanziamenti che vengono sperperati da una Giunta Comunale tanto pronta a obbedire agli ordini della Giunta Regionale quanto ad abbandonare lavoratori e popolazione. Nell’ultimo consiglio comunale la Giunta Regionale e l’ASFO, tramite le parole dell’Assessore Riccardi e del direttore Tonutti, hanno platealmente ammesso la propria incapacità di gestione e visione di un Sistema Sanitario Pubblico, ponendo come unica soluzione la vendita dello stesso ai privati. Un’altra soluzione è possibile, un piano di investimenti a lungo termine che vada a potenziare il servizio pubblico migliorando condizioni lavorative e qualità delle cure. Condizione necessaria per questo sono le dimissioni della Giunta Regionale e della direzione dell’Azienda Sanitaria ree confesse di incompatibilità con il loro ruolo. In aggiunta, conclude la nota, come riportano alcuni striscioni apparsi ieri sera sul Municipio e Ospedale, anche la Giunta Comunale Sarcinelli dovrebbe dimettersi immediatamente visto che non ha nessuna intenzione di tutelare i diritti e la salute dei propri cittadini”.