Scuole chiuse per le elezioni. Moretuzzo: «Spostiamo i seggi fuori dalle scuole».
È polemica per la sospensione delle lezioni, dopo sole due settimane dall’inizio delle lezioni, per far posto nelle scuole ai seggi in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre. Condivide il malcontento dei genitori, che chiedono una collocazione diversa delle postazioni elettorali, il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, che annuncia una interrogazione in merito. «A parte pochi casi sporadici, la maggior parte delle sezioni elettorali si trova negli istituti scolastici: una cattiva pratica – specialmente dopo due anni di pandemia e i conseguenti lunghi periodi di didattica a distanza – che danneggia la comunità didattica causando l’interruzione di un servizio pubblico essenziale – afferma Moretuzzo – e crea notevoli disagi alle famiglie. Un gruppo di lavoro, a livello italiano, composto da rappresentanti del ministero dell’Interno, dell’Istruzione, dell’Anci e dell’Upi, ha dato indicazioni ai Comuni per individuare immobili alternativi agli edifici scolastici da destinare a seggi elettorali (palestre, impianti polifunzionali, circoli ricreativi, spazi fieristici…). Presenteremo a breve una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere di tener conto di quelle indicazioni e, dunque, di avviare un dialogo con i Comuni per capire come supportarli nel passaggio e di istituire un canale contributivo apposito per coprire le spese di adeguamento degli immobili alla funzione elettorale. Dobbiamo attivarci per evitare il più possibile l’interruzione della didattica e smettere di penalizzare quella parte di società fatta di bambini e ragazzi, e delle loro famiglie, che continua a subire gli effetti di una pratica dannosa e irrispettosa».