Sentenza Tar: Da forze di minoranza in Consiglio regionale la richiesta di impugnare al consiglio di Stato la sentenza

Proseguono le prese di posizione sulla sentenza del Tar che imporrebbe, se non impugnata al Consiglio di Stato alla Regione Fvg di consegnare le anagrafiche della petizione No acciaieria:

Honsell: dopo la nota stampa di ieri torna sull’argomento chiedendo che il presidente Massimiliano Fedriga difenda i cittadini e faccia ricorso al Consiglio di Stato

“Il TAR, afferma il consigliere di Open Sinistra Fvg  ha stabilito che la ditta Danieli ha diritto di conoscere i nomi di coloro che hanno firmato la petizione contro la realizzazione dell’acciaieria nella laguna di Marano, al fine di rivalersi nei loro confronti. Il presidente Fedriga deve fare ricorso al Consiglio di Stato contro questa decisione! Lo deve fare per difendere i cittadini dal rischio di ritorsioni per danni e diffamazione solamente per aver espresso la propria opinione (la stessa, tra l’altro, di quella che il Presidente stesso ha espresso). Lo deve fare per difendere il diritto al dissenso che si esprime attraverso le ‘petizioni’, che sono una cosa ben diversa dal ‘ricorso’, come ha ritenuto, crediamo a torto, il TAR. Infine lo deve fare per rispettare l’impegno preso all’unanimità dal Consiglio Regionale che ha approvato una mozione in difesa della privacy dei cittadini che si esprimono attraverso petizioni. Dovesse essere necessario continueremo a chiedere pubblicamente, ogni giorno, per i 30 giorni che avremo a disposizione per farlo, che il Presidente Federica faccia ricorso al Consiglio di Stato.” Così si è espresso Furio Honsell consigliere regionale di Open Sinistra FVG

Capozzi M5S:”la Danieli tenga fede dichiarazioni fatte”

La sentenza del tar che consente alla Danieli di accedere ai dati dei sottoscrittori della petizione contrari al l’insediamento dell’acciaieria a San Giorgio di Nogaro, lascia esterefatti; la petizione non è solo lo strumento con il quale i cittadini possono rivolgersi alle istituzioni ma sopratutto un diritto politico dei cittadini, che consente agli stessi di manifestare il proprio dissenso- chiosa la consigliera regionale del M5S Rosaria Capozzi- e’ inaccettabile che i cittadini abbiano paura di firmare una petizione perché poi possono ricevere querele o cause civili”. “La libertà di pensiero e di critica in una democrazia non può essere compromessa, così come i dati personali dei firmatari. Va ricordato- aggiunge la pentastellata-che la petizione non ha spostato il potere decisionale, chi ha deciso di non autorizzare l’insediamento di una un acciaieria a San Giorgio di Nogaro e’ stato la Giunta regionale.
Siamo anche memori delle dichiarazioni fatte a mezzo stampa dalla dirigenza del gruppo di Buttrio, la quale , riferendosi all’ipotesi di una causa ai 24mila cittadini la defini’ frutto di ricostruzioni giornalistiche fantasiose e destituite di ogni fondamento inoltre, dichiaro’ che essendo Danieli un’azienda quotata tale richiesta era finalizzata anche a dare ai propri azionisti motivazioni e informazioni complete rispetto alla decisione di indirizzare l’investimento su un altro territorio; quindi pur ritenendo discutibile e inaccettabile sotto ogni punto di vista l’azione intrapresa ci aspettiamo che la Danieli tenga fede alle proprie dichiarazioni.
Se così non fosse- conclude Capozzi- il presidente Fedriga nel suo ruolo di rappresentante dei cittadini,
senta il dovere di onorare il mandato morale e politico ricevuto dai cittadini, difendendo strenuamente gli interessi della nostra comunità, si spenda in difesa di 24000 cittadini della sua regione”.