Sergo: “Rifiuti, stop impianti inutili e trasparenza nella gestione”
Porre un freno alle autorizzazioni di nuovi impianti e di ampliamenti, approvare il nuovo Piano regionale e spingere sulla tariffa puntuale, non sottovalutare le sollecitazioni di lavoratori e consumatori sulla gestione del servizio ‘porta a porta’. Sono alcuni degli spunti emersi dall’audizione di oggi in IV Commissione sul tema della gestione dei rifiuti in Friuli Venezia Giulia, sollecitata dal MoVimento 5 Stelle. “Abbiamo sottolineato – spiega il capogruppo pentastellato, Cristian Sergo – la necessità di una pianificazione che limiti le autorizzazioni di ampliamenti e nuovi insediamenti, soprattutto per quei rifiuti che possono essere gestiti negli impianti già autorizzati. Se non facciamo questo, avremo solo una conseguenza: trattare sempre di più i rifiuti provenienti dalle altre regioni, con tutti i disagi che possiamo immaginare per i nostri territori”. “La gestione del servizio è giusto che sia quanto più chiara e trasparente per tutti. Molte sono le preoccupazioni per un servizio, laddove non già gestito da privati come nel caso di Trieste, affidato a società partecipate ‘in house’ ma che si concretizza in una serie di appalti e subappalti a ditte private, facendo venir meno i benefici di una gestione che dovrebbe rimanere pubblica – sottolinea Sergo -. La sensazione avuta è che non vengano prese nella dovuta considerazione le preoccupazioni dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori, che hanno posto dubbi sul ‘porta a porta’ sia dal punto di vista economico che sotto il profilo del peggioramento delle condizioni di lavoro. Ci saremmo aspettati delle rassicurazioni in questo senso, considerato che è stato indetto uno sciopero dello straordinario dal 10 al 18 febbraio prossimi, con il rischio di disservizi per i cittadini”. “Nel corso dell’audizione abbiamo rimarcato l’importanza della tariffa puntuale che oggi è applicata in solo 38 Comuni su 215 ma che consente di avere benefici economici per gli utenti e di riduzione dei rifiuti in una regione che negli ultimi cinque anni è in preoccupante controtendenza sul fronte della produzione, essendo passata da 460 a 497 kg pro capite. Ecco perché – conclude il capogruppo M5S – abbiamo posto l’attenzione sull’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti urbani vecchio di nove anni che, a detta dell’assessore Sccoccimarro, verrà modificato entro il 2021”.