Ussai – Panzera alla manifestazione Cgil: “Giusta difesa della sanità pubblica, da centrodestra malafede e falsità”
“L’assessore Riccardi e il centrodestra continuano a raccontare una realtà tutta loro, che non corrisponde alla verità”. Lo affermano il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, e la candidata pentastellata alle prossime regionali, Adriana Panzera, presenti alla mobilitazione della CGIL a difesa della sanità pubblica, assieme agli altri candidati e attivisti del M5S. “Di fronte alle numerose criticità del sistema sanitario regionale, la risposta della Giunta Fedriga in questi anni è sempre stata il ricorso al privato – continuano gli esponenti M5S -. Dai servizi di pronto soccorso ai punti di primo intervento, dalle postazione delle ambulanze alle liste d’attesa, il centrodestra ha preferito copiare il modello lombardo, come rilevato anche dagli stessi operatori, che in più occasione hanno denunciato un abbandono della sanità pubblica per favorire il privato”. “Lo dimostrano, ad esempio, le prime linee per la gestione in cui la Giunta di centrodestra ha inserito l’obbligo per le Aziende sanitarie di investire almeno il 40% delle risorse per recuperare le liste d’attesa verso il privato accreditato – ricordano Panzera e Ussai -. Inoltre, a gennaio 2019 è stato chiesto ai direttori e ai commissari delle Aziende il fabbisogno aggiuntivo di prestazioni per accreditare nuovo privato”. “Il presidente Fedriga ha dichiarato che il privato accreditato è uguale al pubblico, ma parliamo di realtà che devono fare utile oltre a erogare prestazioni – concludono i pentastellati -. Lo stesso Fedriga ha affermato recentemente che in Friuli Venezia Giulia ha percentuali di ricorso al privato accreditato fino a 5 volte inferiore rispetto alle regioni vicine, confrontando come al solito dati parziali a loro uso e consumo. Quando Riccardi parla di falsità e malafede, invece di attaccare il sindacato che giustamente tiene alta l’attenzione e si pone a difesa della sanità pubblica, dovrebbe prima di tutto rivolgersi al suo presidente e alla maggioranza che lo ha sostenuto in questi anni”.